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Cosa ci vuole a essere un super eroe? Ce lo spiega Bolt, il cucciolo di pastore tedesco protagonista del film Disney che avrà la voce di Raoul Bova

Per essere eroi non serve recitare. E nemmeno il super latrato e lo sguardo laser. Lo scoprirà il cagnolino protagonista del nuovo film d’animazione Bolt – Un eroe a quattro zampe (Walt Disney, in 540 sale, di cui 31 in 3D). Nel film, diretto da Byron Howard e Chris Williams, la piccola star (che in originale ha la voce di John Travolta mentre da noi è doppiata da Raoul Bova) si troverà a dover affrontare la realtà dopo una vita trascorsa negli studios televisivi, dove interpreta un cagnolino dai super poteri.

Mark Walhberg andrà in cerca di vendetta in Max Payne (20th Century Fox, in 240 copie), film ispirato al popolare videogioco, in cui l’attore interpreta un detective alla disperata ricerca dei responsabili della morte di sua moglie e sua figlia nei bassifondi di New York, dove il crimine e la malavita si mischieranno alle sue indagini.

Si piange e si ride con il nuovo film di Luca Lucini Solo un padre (Warner in 210 cinema), ispirato al romanzo Avventure semiserie di un ragazzo padre (in originale Perfect Skin) di Nick Earls. Luca Argentero interpreta Carlo, un trentenne rimasto solo a occuparsi della sua bimba appena nata e che incontrerà sulla sua strada Camille (Diane Fleri), una studentessa francese appena arrivata in Italia.

Una scarica di azione e adrenalina è servita con Never Back Down (Medusa, in 160 sale) con Sean Faris, Amber Heard e Cam Gigandet. Trasferitosi in Florida dopo una rissa, lo scalmanato Jake si troverà coinvolto in un giro di combattimenti clandestini e imparerà la tecnica della Mixed Martial Arts.

Prendendo di mira il filone teen tanto in voga negli ultimi anni Pino Insegno firma il suo debutto alla regia con il primo “Scary movie all’italiana”: la commedia Ti stramo (Mikado, su 110 schermi). Nella parodia dei film giovanilistici, diretta da Insegno insieme a Gianluca Sodaro, non si risparmia nessuno, a partire da Riccardo Scamarcio e dal personaggio che lo ha reso celebre: il ribelle Step di Tre metri sopra il cielo e Ho voglia di te, che qui diventa Stram (diminutivo di Stramarcio). Nel mirino finiscono anche Come tu mi vuoi , Scusa ma ti chiamo amore , Manuale d’amore, Notte prima degli esami e Melissa P.

Fino a dove si spingerà il limite etico dei reality show? Secondo l’action thriller Death Race (Universal in 100 copie) molto, molto in là. Ambientato nel 2012, il film racconta di Jensen Ames (un Jason Statham sempre più action-man), che, ingiustamente incarcerato, è costretto dalla direttrice della prigione in cui si trova a prendere parte al reality game Death Race, nel quale i galeotti si sfidano fino alla morte in un’arena automobilistica per ottenere in cambio la libertà.

Dopo averci svelato l’identità di Berlino e Lisbona ne Il cielo sopra Berlino e Lisbon’s story, Wim Wenders ha scelto di raccontare il nostro Paese in Palermo Shooting (Bim, su 42 schermi), presentato in concorso al Festival di Cannes e con protagonisti Giovanna Mezzogiorno e Dennis Hopper, nel ruolo di un fotografo tedesco in fuga dalla propria esistenza e di una donna italiana che lo farà innamorare.

Direttamente dal concorso del Torino Film Festival (che si concluderà questo sabato) arriva Tony Manero (Ripley’s) di Pablo Larrain, già alla Quinzaine des Realisateurs di Cannes e proposta cilena per la candidatura all’Oscar come miglior film straniero. Ambientata nel Cile di Pinochet la storia racconta il forsennato tentativo di un uomo di essere scelto a tutti i costi per il ruolo di Tony Manero in un programma televisivo nazionale.

Risate in vista con la commedia Strafumati (Sony, in 11 sale) in cui Seth Rogen e James Franco (Harry Osborn di Spider Man) sono due tossici impegnati in una tragicomica fuga dai gangster dopo che uno di loro ha assistito a un omicidio.

Franco Nero è un imprenditore che, all’indomani della caduta del Muro di Berlino, decide di aprire una fabbrica in Ungheria in Mario il mago (L’Altrofilm) di Tamás Almási. Il film racconta il suo rapporto con le donne del posto assunte come operaie nell’azienda.

Il documentario Il sol dell’avvenire (Iguana Film) di Gianfranco Pannone, che ha fatto discutere al Festival di Locarno, riporterà sullo schermo gli anni di piombo dei brigatisti e dei sogni rivoluzionari sessantottini.

Infine vedremo il drammatico Le cose in te nascoste (AB Film) di Vito Vinci con Luigi Iacuzio e Lea Mornar nei panni di un uomo e una donna le cui vite prenderanno una piega inaspettata dopo un fortuito incontro.

Al.Za.

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