Che bisogno ci può essere di Batman e Joker, quando si può approfittare di una bomba come Harley Quinn? Il personaggio più riuscito e amato di Suicide Squad di David Ayer, risalente ormai a quattro anni fa, è senza dubbio la sexy e trascinante regina del crimine di Gotham City impersonata da una vulcanica e irresistibile Margot Robbie. Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn, diretto dalla giovane regista cinese naturalizzata statunitense Cathy Yan (alla sua seconda prova dietro la macchina da presa dopo l’inedito e indipendente Dead Pigs) e in uscita nelle sale ital01iane dal 6 febbraio, è lo standalone che non t’aspetti, incentrato sulla figura della Robbie, senza trascurare lo spazio che verrà dedicato anche agli altri personaggi femminili: la Huntress di Mary Elizabeth Winstead (Scott Pilgrim vs. The World, 10 Cloverfield Lane), la Black Canary di Jurnee Smollett-Bell (le serie Tv True Blood e Underworld) e la Cassandra Cain di Ella Jay Basco (la serie Tv Veep – Vicepresidente incompetente). La scelta della Warner Bros. appare ormai evidente: rinunciare a un universo DC integrato, preferendo invece soffermarsi sulle singole potenzialità dei personaggi, che risultano così liberi dalle dinamiche di un’ampia e troppo complessa struttura narrativa. I risultati complessivi e non troppo convincenti di Suicide Squad in termini di box office e di gradimento del pubblico hanno spinto a lavorare su un nuovo Batman, che verrà interpretato da Robert Pattinson per quella che si annuncia come una delle pellicole più attese dell’inizio dei nuovi anni Venti. E così in questo Birds of Prey non è prevista neppure la presenza del Joker di Jared Leto, fin troppo criticato per la versione ossigenata e gangster del suo “villain”, inevitabilmente spazzata via nell’immaginario collettivo dalla devastante performance di Joaquin Phoenix nel capolavoro di Todd Phillips, trionfatore del Leone d’Oro all’ultima Mostra di Venezia.
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