Twilight, analisi semiseria 5: senza risposta

Quando le domande nascono spontanee

Di domande quando guardi un episodio della Twilight Saga te ne se affastellano a centinaia nella mente. Per esempio, perché Bella regala alla figlia un medaglione con la scritta in francese? Perché Jacob toglie tutti i vestiti tranne le mutande che tanto sono la prima cosa a spezzarsi quando si trasforma in lupo? Perché Alice veste così bene e tutti gli altri pare che comprino i vestiti dai cataloghi Postal Market? Perché la Hardwicke ha fatto tingere Nikki Reed (sua musa dai tempi di Thirteen) di biondo e l’ha trasformata in una brutta Rosalie quando sarebbe potuta essere una perfetta Alice? Perché i vampiri non soffrono né caldo né freddo ma nella battaglia finale indossano maglioni e cappotti? Perché se i vampiri sono le creature più belle del mondo secondo la Meyer, la reunion a casa Cullen sembrava il concorso del vampiro più cesso al mondo? E non c’era un’altra soluzione per far crescere in fretta Renesmee di quelle faccette digitali che ricordavano Chucky la bambola dell’orrore? E quant’è assurdo che i Cullen stiano per abbandonare Forks con baracca e burattini per via di Charlie e poi basta che Jacob si trasformi in lupo davanti a lui per stoppare il trasloco senza ritorno e festeggiare un felice Natale insieme? E perché Tanya va in battaglia con i ricci freschi di ferro e le guerriere son tutte truccate prima dello scontro?

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