telegram

Una clip e tante curiosità su I Love Shopping

Come cacciarsi nei guai da soli e riuscire sempre a cavarsela. Ce lo insegna Becky Bloomwood,  protagonista della commedia in testa ai botteghini, qui alle prese con una conversazione in un improbabile finlandese...

Una clip e tante curiosità su I Love Shopping

Come cacciarsi nei guai da soli e riuscire sempre a cavarsela. Ce lo insegna Becky Bloomwood,  protagonista della commedia in testa ai botteghini, qui alle prese con una conversazione in un improbabile finlandese...

Le bugie hanno le gambe corte… Se poi l’abitudine è quella di spararne di gigantesche come quelle di Becky Bloomwood le figuracce e le gaffe sono dietro l’angolo. Guardate cosa succede alla protagonista di I Love Shopping durante un party nel quale il suo capo Luke Brandon (Hugh Dancy) la presenta a un manager della Nokia per mettere alla prova il “fluente finlandese” dichiarato da Becky nel curriculum… La commedia diretta dal regista de Il matrimonio del mio migliore amico, PJ Hogan ha debuttato in cima alla classifica italiana lo scorso weekend e vede la rossa Isla Fisher (Due single a nozze, Certamente forse) nei panni dell’imprevedibile maniaca dello shopping (amante di grandi marche, vestititi e accessori), resa celebre dai romanzi best seller di Sophie Kinsella. Di seguito il link per scaricare lo zip della clip e a seguire tante curiosità sulle riprese del film, le scenografie e soprattutto … le scelte dei costumi!

Al.Za.

Guarda la clip “Becky parla in finlandese…”

Guarda la photogallery di I Love Shopping


CURIOSITA’ SUL FILM :

•    Il film è stato girato in alcuni dei negozi e delle boutique più esclusivi di New York, tra cui la sede principale di Barneys a Madison Avenue, Henri Bendel sulla Quinta Strada, Scoop e Catherine Malandrino nel Meat Packing District, Alessi (articoli casalinghi di classe) a Soho e Kleinfeld (un negozio con elaborati accessori da sposa) a Chelsea. 

•    Il film è anche stato girato in alcuni degli edifici storici della città, tra cui la Hearst Tower (la pellicola è stata la prima che abbia mai ricevuto i permessi necessari) realizzata dal leggendario architetto britannico Lord Norman Foster sulla 57esima strada e sulla 8th Avenue; 45 Rockefeller Center (che ospita all’ingresso la statua di Atlante che regge il mondo); il Gran Salone dell’hotel Jumeirah Essex House fondato nel 1931 a Central Park South; gli esterni e gli interni della Chiesa di St. James (1884) a Madison Avenue tra la 71esima e la 72 esima strada; gli interni dell’Emigrant Industrial Savings Bank Building (1908-12), realizzati in stile Beaux Arts e Art Nouveau, su Chambers Street nel distretto di Wall Street; gli esterni della St. Anthony of Padua a Sullivan Street all’incrocio tra Greenwich Village, Tribeca e Soho, costruita nel 1866.

•    La produzione ha passato due notti ad addobbare il meraviglioso atrio di Henri Bendel con un design ispirato a “Sogno di una notte di mezza estate”, così come le immagini alle finestre legate alla figura di un aviatore. Inoltre, hanno anche creato delle vetrine alla Hearst Tower per dei falsi negozi di Valentino, Anna Sui, Catherine Malandrino e Alberto Ferretti. I newyorkesi eccitati pensavano che fossero stati aperti dei veri negozi al piano terra della Tower e sono rimasti molto delusi nello scoprire che erano soltanto per il film. 

•    Di fronte alla chiesa di St. James, le finestre sono state decorate e trasformate in negozi di Yves St. Laurent, Asprey e Sonia Rykiel per il climax del film.

•    Nel film, l’ideatrice dei costumi Patricia Field ha selezionato degli abiti e degli accessori per vestire Becky Bloomwood (interpretata da Isla Fisher), tra cui quelli di Balenciaga, Marc Jacobs, Christian Louboutin, Alexander McQueen, Zac Posen, Miu Miu, Salvatore Ferragamo, Prada, Christian Dior, Todd Oldham, Gucci e Matthew Williamson.

•    Per creare una lussuosa vetrina nell’atrio a sei piani di Henri Bendel, così come delle decorazioni per le finestre, la scenografa Kristi Zea e il supervisore art director Paul Kelly hanno dovuto spremere a fondo il loro reparto per creare tutto in una notte con precisione estrema, considerando che avevano tempo soltanto dal momento in cui il negozio chiudeva le porte al pubblico a quando avrebbe riaperto la mattina dopo per riuscire nell’impossibile. Missione compiuta, con moltitudini di abitanti di New York che ammiravano i risultati prima che le cineprese iniziassero a girare.

•    Girare a New York ha permesso ai realizzatori di sfruttare un’ampia gamma di attori locali, conosciuti più per il loro lavoro a teatro che al cinema, come Christine Ebersole (vincitrice del Tony Award come miglior attrice protagonista in un Musical per "Grey Gardens"), La Chanze (che si è aggiudicata il Tony Award come miglior attrice protagonista in un Musical per "Il colore viola") e Kaitlin Hopkins (stella dell’imminente rappresentazione di "Dirty Dancing: The Musical"). 

•    Ed Helms, noto per la sua partecipazione alla serie The Office, appare in una videocassetta nel film come il guru specializzato in gestione economica Garrett E. Barton.

•    Un addetto ai prestiti bancari è interpretato da Jonathan Tisch, responsabile e amministratore della Loews Hotel; e in una scena di ricevimento editoriale girata a Chicago un altro banchiere è incarnato da Andy Serwer, redattore della rivista Fortune.

•    Robert Stanton, che interpreta lo spietato addetto al recupero crediti Derek Smeath, si è ispirato all’unico altro lavoro che abbia mai svolto oltre quello di attore: un investigatore per una società di prestiti studenteschi, che doveva trovare persone che non pagavano i loro debiti. Stanton ammette di non essere bravo a fare pressione sulle persone, perché di solito scoppiava a ridere.

•    Sophie Kinsella era sul set di I love shopping praticamente ogni giorno, sia come produttrice associata che come consulente, per assicurarsi che la sua amata creazione Becky Bloomwood venisse rappresentata perfettamente sul grande schermo. Non si può considerare un caso, viste le massicce vendite internazionali dei suoi romanzi “I Love Shopping”, che la Kinsella venisse spesso avvicinata da fan eccitati nelle location di New York, in Connecticut e a Miami, come se fosse una stella del cinema più che un’autrice letteraria. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA