Una mamma per amica, questo dettaglio nascosto svela il vero significato della serie
telegram

Una mamma per amica, questo dettaglio nascosto svela il vero significato della serie

Non è Logan, non è Jess e nemmeno la carriera di Rory: il cuore della celebre serie è un legame profondo, svelato da un particolare che pochi hanno notato

Una mamma per amica, questo dettaglio nascosto svela il vero significato della serie

Non è Logan, non è Jess e nemmeno la carriera di Rory: il cuore della celebre serie è un legame profondo, svelato da un particolare che pochi hanno notato

Lorelai e Rory in Una mamma per amica

Anche se le storie d’amore di Rory con Jess e Logan hanno appassionato intere generazioni di fan, c’è un motivo ben preciso per cui i finali di Una mamma per amica e del revival A Year in the Life non si concentrano su di loro. Dalla sua prima messa in onda, Gilmore Girls ha raccontato una storia che andava ben oltre i drammi sentimentali: al centro della serie non c’erano semplicemente gli amori o le carriere dei personaggi, ma il legame profondo, complicato e in continua evoluzione tra tre generazioni di donne, unite dal sangue e divise dalle scelte di vita.

Emily, Lorelai e Rory sono sempre state le vere protagoniste della narrazione. Anche nei momenti di distanza o conflitto, il cuore della serie batteva attorno alla loro capacità – o incapacità – di capirsi, perdonarsi e supportarsi. I loro amori sono stati parte integrante del racconto, certo, ma mai il suo effettivo fulcro.

È per questo che nel finale originale della settima stagione, Una mamma per amica sceglie di mettere in scena il commiato di Rory da Stars Hollow. Dopo la laurea a Yale, la ragazza è pronta a spiccare il volo da sola, armata delle ambizioni che la madre e i nonni hanno contribuito a coltivare in lei. Nonostante il pubblico fosse ancora immerso nel suo rapporto con Logan, la serie decide consapevolmente di non chiudere sulla loro storia: Logan viene allontanato dalla trama prima della puntata finale, a sottolineare come il viaggio di Rory fosse sempre stato suo e solo suo.

Quando, anni dopo, arriva Una mamma per amica – Di nuovo insieme, e la situazione sembra inizialmente capovolta: ritroviamo una Rory adulta, ma smarrita, senza un punto fermo né nella carriera né nella vita privata. Questa volta, a differenza della prima conclusione, Rory torna a Stars Hollow, quasi cercando nel passato una bussola per il futuro. Anche in questo caso, però, il centro non è Logan, nonostante la loro relazione extraconiugale, né Jess, nonostante il suo ruolo importante nel suggerirle una nuova direzione. Il vero focus è di nuovo Rory e il suo bisogno di ridefinirsi, al di là delle aspettative esterne.

Molti fan hanno discusso a lungo in merito alle “fazioni” romantiche – Team Logan, Team Jess, Team Dean – ma il senso più profondo di Una mamma per amica era un altro. La serie non era interessata a dirci chi avrebbe reso Rory “felice”, ma a raccontare il difficile e imperfetto processo di diventare adulti. Un percorso che, inevitabilmente, comportava prendere decisioni dolorose, sbagliare, ricominciare.

Il breve ma fondamentale intervento di Jess nel revival – l’idea di scrivere un libro – incarna perfettamente questo spirito: il ragazzo non torna come “principe azzurro”, ma come amico e catalizzatore di una scelta autonoma di Rory. Scrivere la sua storia significa, per lei, riprendere il controllo del proprio racconto, chiudendo un cerchio aperto sin dall’infanzia.

Anche la controversa rivelazione della gravidanza di Rory nell’ultima scena di A Year in the Life si inserisce in questa logica. Non si tratta di un cliffhanger romantico, ma dell’ennesima sfida personale da affrontare. Un ritorno simbolico alle radici – essere una giovane madre, come Lorelai – ma anche una possibilità per Rory di scegliere consapevolmente il proprio futuro.

Se il finale della serie originale era tutto proiettato verso il mondo esterno e l’indipendenza, quello del revival è più introspettivo e segnato dalla complessità del diventare adulti, non solo da ragazzi, ma anche da adulti già formati. Entrambi gli epiloghi, però, restano fedeli all’essenza della serie: Una mamma per amica non è mai stato il racconto di un amore perfetto, ma quello di donne imperfette che imparano, cadendo e rialzandosi, a camminare con le proprie gambe.

Leggi anche: Una mamma per amica, la serie è davvero così noiosa? «Fa addormentare i cani»

Fonte: ScreenRant

© RIPRODUZIONE RISERVATA