Il co-sceneggiatore di Una notte da leoni 3, Craig Mazin, ha rivelato in un’intervista a Collider com’è lavorare a un franchise di successo come Una notte da leoni, condividendo gioie e preoccupazioni: «L’unico motivo per cui non mi spaventa lavorare a un franchise di successo come Una notte da leoni è la presenza di Todd Phillips, che mi aiuta in veste di co-sceneggiatore e direttore. Mi rincuora pensare che lui non farebbe mai scrivere qualcosa che nella sua mente non funzionasse, perché è lui che deve dirigere il film, conosce i personaggi e ha creato questo mondo. Ma fa paura comunque, perché vuoi che il pubblico ti dia la sua approvazione. Critiche a parte, ero seduto durante la premiere di Una notte da leoni 2 e il pubblico era entusiasta. È stato accolto molto bene al cinema. A volte la critica non va d’accordo con il pubblico, ma a me interessa solo che il pubblico sia contento». E riguardo alle critiche, Craig Mazin ha spiegato come vive il “peso” delle opinioni negative sui suoi film: «Abbiamo sempre pensato che non avremmo potuto iniziare Una notte da leoni 3 con i nostri protagonisti che si svegliano senza memoria dopo l’ennesima sbornia. Sapevamo che questo avrebbe funzionato al massimo due volte. Poi, però, parlando con Todd abbiamo realizzato che tanto alla fine ognuno dirà quello che vuole e che se non ci siamo lasciati influenzare per il secondo capitolo, non lo faremo neanche per il terzo». Quindi alla fine Una notte da leoni 3 inizierà con i quattro amici smemorati e devastati da una sbornia mondiale, oppure no? Purtroppo Craig Mazin non si è sbottonato più di tanto e ha preferito incuiriosirci, anziché rivelare troppo. Per saperne di più dovremo attendere la prima trama ufficiale. Vi terremo aggiornati!
Fonte: Collider
© RIPRODUZIONE RISERVATA