Venezia 66: Italia a bocca asciutta

Leone d'oro all'israeliano Maoz. Delusione per Tornatore e Placido, ma ci si consola con le nuove leve: a Jasmine Trinca il premio Mastroianni

Il Leone d’oro della 66esima edizione della Mostra di Venezia, che si è conclusa sabato sera, è andato all’israeliano Lebabon, il film autobiografico di Samuel Maoz (nella foto piccola e qui sotto), che racconta l’invasione israeliana del Libano del 1982. Durante la guerra il regista fu ferito alla gamba, ma tornò a casa sano e salvo. Nel cuore, però, è ancora vivo il ricordo di quella tragica esperienza. Per questo ha dedicato il premio ai soldati di tutto il mondo, che riescono a tornare a casa e a costruirsi una vita, pur serbando una memoria tanto dolorosa. Il Leone d’argento per la Miglior regia, invece, è andato a una donna: l’iraniana Shirin Neshat, che in Women without men ha raccontato le condizioni disumane che le donne del suo Paese sono costrette a vivere sotto il regime degli ayatollah. Il film dell’esordiente Tom Ford (disigner e stilista statunitense di fama mondiale), A Single Man, ha portato la Coppa Volpi come Miglior Attore all’inglese Colin Firth (Il diario di Bridget Jones, St. Trinian’s), che interpreta un professore omosessuale che, dopo la perdita del suo compagno, deve affrontare anche i pregiudizi dei suoi vicini. Il riconoscimento come Miglior attrice, invece, è andato a Ksenia Rapport, interprete de La doppia ora di Giuseppe Capotondi, che dopo anni di videoclip ha esordito con un lungometraggio: un giallo che ruota attorno a una cameriera di un albergo e un custode, ex poliziotto, che ha il volto di Filippo Timi. Il Premio Speciale della Giuria è andato a Soul Kitchen (scritto e diretto dal regista tedesco Fatih Akin). L’Italia, dunque, è rimasta praticamente a bocca asciutta. Nessun riconoscimento per il colossal di Giuseppe Tornatore BAARIA – La porta del vento. Mentre Il grande sogno di Michele Placido (al centro di una bufera mediatica, dopo una conferenza stampa al vetriolo) si è garantito almeno il premio Mastroianni, grazie alla performance di Jasmine Trinca, protagonista del film insieme a Riccardo Scamarcio e Luca Argentero (che potete votare nel nostro sondaggio). Nella sezione Controcampo, infine, si sono distinti Cosmonauta di Susanna Nicchiarelli (che ha vinto) e Negli occhi di Daniele Anzellotti e Francesco Del Grosso (che hanno avuto la menzione speciale). Per saperne di più, visita il sito ufficiale della Mostra.

Ecco le foto  dei protagonisti
(Getty Images)

Samuel Maoz, vincitore del Leone d’oro per Lebabon

Colin Firth, Miglior attore per A Single Man di Tom Ford

Ksenia Rapport, Miglior attrice per La doppia ora

Shirin Neshat, Leone d’argento per Women without men

Jasmine Trinca, premio Mastroianni per Il grande sogno

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