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Venezia 75: una Settimana della Critica da combattimento. Il programma della SIC 2018

Alla ricerca costante di novità e scoperta, la sezione autonoma e indipendente della Mostra di Venezia scopre le carte per la prossima edizione

Venezia 75: una Settimana della Critica da combattimento. Il programma della SIC 2018

Alla ricerca costante di novità e scoperta, la sezione autonoma e indipendente della Mostra di Venezia scopre le carte per la prossima edizione

Il programma della SIC 2018

La Settimana Internazionale della Critica (SIC), sezione indipendente della Mostra del Cinema di Venezia giunta quest’anno alla 33esima edizione, ha annunciato oggi i titoli in cartellone per il 2018 (appuntamento al Lido di Venezia dal 29 agosto all’8 settembre).

Un programma che vuole essere una volta di più all’insegna del piacere, «sempre disorientante», della scoperta, per sondare, secondo il Delegato Generale della SIC Giona Nazzaro, i principi della discontinuità, dello smarrimento, della sensualità, del rischio, dello sconosciuto e dell’ignoto (con lui, in commissione di selezione, da tre anni e dunque in scadenza di mandato, ci sono anche Luigi Abiusi, Alberto Anile, Beatrice Fiorentino e Massimo Tria). 

Un eclettismo critico e politico che permetta di dare risalto a opere aliene e pulsanti, vitali e sfuggenti alle etichette, che somigliano a ben poco di quello che si vede nei circuiti tradizionali e che siano raccolte da un osservatorio, un laboratorio, una fucina in piena attività «guerrigliera e col coltello tra i denti», come dice Beatrice Fiorentino, con tanto di sguardo sui giovani talenti italiani attraverso un’apposita sezione dedicata ai cortometraggi, denominata SIC@SIC.

In apertura troviamo Tumbbad, fantasy indiano al tempo della decolonizzazione britannica descritto come una parabola che è doveroso definire spielberghiana: un’esplorazione della cupidigia, rapida e incisiva secondo la lezione di Emilio Salgari, tra sangue, spaventi e tunnel, con un’idea di morale che Nazzaro bolla come «nient’affatto peregrina». Un film in discontinuità con la produzione dominante del cinema indiano, perché non ci sono canzoni e dura meno di due ore. In chiusura c’è invece Dachra, horror tunisino in piena regola sul conflitto tra tradizione e modernità, con sullo sfondo la rivoluzione tunisina ancora da compiersi. 

SIC 2018

Spazio invece, passando al concorso, all’Africa subsahariana nel film A Kasha, una commedia descritta come una fusione tra il cinema del grande regista senegalese Ousmane Sembène, le commedie latine di Plauto e il Monicelli de La grande guerra. Per l’Italia trova posto Saremo giovani e bellissimi di Letizia Lamartire, autrice impostasi alla seconda edizione di SIC@SIC con il cortometraggio Piccole italiane. La Francia risponde con Bêtes blondes, commedia lunare e surreale con un tocco fiabesco ala Jacques Demy, che Nazzaro delinea come «un’opera dal passo narcolettico, che non somiglia a niente di quello che circola e che sa essere una commedia particolarmente velenosa».

Adam & Evelyn, romanzo di formazione sentimentale all’ombra della caduta del muro di Berlino, fa i conti dal canto suo con i fantasmi della riunificazione tra le due Germanie, mentre il documentario Still Recording offre un inedito spaccato della guerra siriana attraverso la testimonianza genuina, infernale e innovativa di due giovani ragazze. Fa il suo esordio alla SIC anche il Montenegro con You Have the Night, poema notturno sulla classe operaia, sulla sua esistenza e soprattutto sulla sua sparizione.

In concorso, infine, anche M, esordio alla regia della popstar Anna Eriksson, una sorta di Tori Amos finlandese, che confeziona un film quasi muto curando tutte le fasi della realizzazione, compresa color correction e montaggio, e creando una sorta di autoritratto che proietta se stessa negli ultimi giorni di vita di Marilyn Monroe e che guarda alla lezione di David Cronenberg, che quest’anno verrà onorato dalla Biennale di Venezia con il Leone d’oro alla carriera.

SIC 2018

A margine del concorso di cortometraggi di SIC@SIC anche degli interessati eventi speciali: il corto d’apertura Nessuno è innocente di Toni D’Angelo, noir urbano e partenopeo che si consuma tutto in una notte, mentre quello di chiusura è il wertmulleriano, fin dal titolo, Si sospetta il movente passionale con l’aggravante dei futili motivi di Cosimo Alemà, celebre e bulimico autore di videoclip e non solo, definito da Nazzaro come «uno dei registi più irrequieti e vulcanici che abbiamo in Italia, uno che non sta mai dove ti aspetteresti che fosse»

Evento speciale è invece Sugar Love di Laura Luchetti, film d’animazione a passo uno con due pupazzetti su una torta nuziale: un piccolo romanzo sentimentale su come le cose non dovrebbero andare e invece quasi sempre vanno, doppiato anche da Pierfrancesco Favino

L’immagine ufficiale della SIC 2018, che trovate in copertina, è del grandissimo editore Stefano Tamburini.

Di seguito trovate la lista completa dei lungometraggi e dei cortometraggi.

CONCORSO

A KASHA | THE ROUNDUP di Hajooj Kuka

ADAM UND EVELYN | ADAM & EVELYN di Andreas Goldstein

BÊTE BLONDES | BLONDE ANIMALS di Alexia Walther, Maxime Matray

LISSA AMMETSAJJEL | STILL RECORDING di Saaed Al Batal, Ghiath Ayoub

M di Anna Eriksson

SAREMO GIOVANI E BELLISSIMI di Letizia Lamartire

TI IMAŠ NOC | YOU HAVE THE NIGHT di Ivan Salitic

EVENTI SPECIALI

TUMBBAD di Rahi Anil Barve, Adesh Prasad (film d’apertura)

DACHRA di Abdelhamid Bouchnak (film di chiusura)

SELEZIONE CORTOMETRAGGI SIC@SIC 

CONCORSO

CRONACHE DAL CREPUSCOLO di Luca Capponi

EPICENTRO di Leandro Picarella

FINO ALLA FINE di GIovanni Dota

FRONTIERA di Alessandro Di Gregorio

GAGARIN, MI MANCHERAI di Domenico De Orsi

MALO TEMPO di Tommaso Perfetti

QUELLE BRUTTE COSE di Loris Giuseppe Nese

EVENTI SPECIALI

NESSUNO È INNOCENTE di Toni D’Angelo (cortometraggio d’apertura)

SI SOSPETTA IL MOVENTE PASSIONALE CON L’AGGRAVANTE DEI FUTILI MOTIVI di Cosimo Alemà (cortometraggio di chiusura)

SUGAR LOVE di Laura Luchetti

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