Where to Invade Next: «Rating R e nessun taglio. Mi rifiuto!», Michael Moore contro la Motion Pictures of America

Il documentarista americano, fedele al suo lavoro, non editerà il suo nuovo e atteso film per ottenere un PG-13

Il regista Michael Moore (Fahrenheit 9/11, Sicko) ha confermato a Variety la sua intenzione di non editare in alcun modo il suo ultimo film, Where to Invade Next, al fine di ricevere un PG-13.

«Uscirà in sala senza tagli», ha detto Moore: «Non crediamo nella censura nel nostro paese. Non ci deve essere alcun tipo di compromesso in questo genere di cose». Il regista si riferisce alla Motion Pictures Assiociation of America, che ha dato al film satirico un Rating R, giustificando la decisione a causa “del linguaggio, di alcune immagini violente, dell’uso di droghe e brevi nudità su schermo“. Moore ha ammesso che tutto ciò è presente del film, sostenendo anche che nulla nella pellicola è però più provocatorio di qualsiasi telegiornale della sera.

«La MPAA non vuole che i ragazzi vadano a vedere cose del genere senza essere supervisionati dai genitori», ha continuato il regista: «Il mio consiglio agli adolescenti d’America è: sapete cosa fare e sapete come entrare». Il Rating R deriva da diversi fattori presenti nella pellicola: agenti di polizia che picchiano Eric Garner, l’uomo ucciso l’anno scorso a Staten Island la cui morte ha aperto un più ampio dibattito sulla brutalità delle forze dell’ordine; l’uso di droghe pesanti legato alla decisione del Portogallo di depenalizzare l’uso di narcotici – che per molti ha portato ad un minor abuso di droghe; le parolacce degli Islandesi dopo il crollo delle banche nel 2009 e una breve scena di nudo integrale di un uomo in un centro termale, le cui spese sanitarie sono sostenute dal governo.

«È un totale di due minuti con dei tedeschi nudi che entrano nelle vasche idromassaggio», ha ammesso Michael Moore. Non è comunque la prima volta che il regista incappa in un Rating R, dato che anche Fahrenheit 9/11 e Roger and Me hanno ricevuto lo stesso trattamento. Al riguardo ha detto: «La MPAA non sta agendo contro di me personalmente, perché è il soggetto del film a infastidirli di più. È un soggetto “volatile” il fatto che in questo paese non abbiamo ancora un’adeguata assistenza sanitaria, però nel film [Sicko] non c’è violenza gratuita e nessuno fa sesso, quindi è ok. Non sto incoraggiando all’uso di droga o alcool, quindi qual’è il problema? Vedo PG-13 in film dove centinaia di persone sono letteralmente falciate da pistole o bombe!».

Il regista, infine, si è detto fiducioso su un cambio di rotta della MPAA, e se questo non dovesse accadere preferisce comunque un Rating R piuttosto di alterare il suo lavoro: «Non voglio modificare i miei film per placare le loro ire. Non offrirò mai a nessuno un’esperienza mediocre. Con me si ottiene la vera storia, e mi rifiuto di spezzare la fede che il pubblico riserva al mio lavoro».

Fonte: Variety

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