Veronica Rawlins (Viola Davis) è rimasta vedova da poco. La contatta Jamal Manning (Brian Tyree Henry), al vertice di un’organizzazione criminale che intende fare il grande passo e avvicinarsi alla politica dalla porta principale. L’uomo, che ha subito un torto dal marito di Veronica e dal quale è stato derubato prima di morire negli sviluppi di un colpo, chiede alla donna un risarcimento non da poco, fuori dalla sua portata. Non le resta che mettere in piedi una rapina insieme a un manipolo di altre vedove, ultimo veicolo possibile di riscatto.
Steve McQueen, cineasta britannico che aveva stupito tutti con i magnifici e radicali Hunger e Shame per poi approdare agli Oscar e trionfarvi con 12 anni schiavo, si cimenta con un’opera quarta apparentemente lontana dalle sue corde: Widows – Eredità criminale è infatti una costruzione puramente di genere, concitata e dalla vocazione spettacolare.
Ma anche, e verrebbe da dire soprattutto, un thriller politico potente ed elegante, radicato nella contemporaneità ma tutt’altro che disposto ad immolarsi sull’altare del politicamente corretto imperante.
Di seguito trovate il link per leggere la nostra recensione completa del film, sbarcato oggi nelle sale italiane.
WIDOWS – EREDITÀ CRIMINALE: LA RECENSIONE DEL FILM DI STEVE MCQUEEN CON VIOLA DAVIS E LIAM NEESON
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