Ci sono film da cui un regista non riuscirà mai a liberarsi. L’Uomo d’Acciaio lo è per Zack Snyder. Non che il film sia da buttare, anzi, è riuscito a dare spessore psicologico a un supereroe come Superman, che almeno al cinema e in tv non aveva mai dimostrato di possedere grosse sfaccettature. Una chiave di lettura che però non hanno digerito tutti, insieme alle scene di distruzione di massa provocate dal lungo scontro tra Kal El e Zod. Scene che il regista torna a difendere: «Beh, che dire allora di Star Wars: il risveglio della Forza? Distruggono cinque pianeti abitati da milioni di persone. Potrebbe essere il film con il più alto numero di morti nella storia del cinema».

Il presente, per Snyder, si chiama Batman v Superman: Dawn of Justice, da oggi nelle sale italiane. Qui trovate la nostra recensione.

Fonte: The Wall Street Journal