Lo zio Boonmee che si ricorda delle sue vite precedenti

Palma d'Oro contestata all'ultimo Cannes, è una riflessione metafisica sul rapporto uomo-universo naturale

Un film intriso di cultura orientale. Certo non immediato. Dove il fisico si mescola al metafisico in un intreccio che sfugge a qualsiasi tipo di linearità razionale. Boonmee soffre di una malattia cronica ai reni, che lentamente lo sta portando verso la morte. Decide di trascorrere i suoi ultimi giorni nella casa in campagna, insieme ad alcuni familiari. Una sera, però, all’improvviso irrompono il fantasma della moglie morta e il figlio creduto perduto, ormai diventato un uomo scimmia. Saranno loro a condurlo in una grotta dove compirà un viaggio dentro se stesso e “finalmente” morirà. Si parte dalla fine della vita umana per esplorare le sue possibili incarnazioni e riflettere su ciò che è, ciò che è stata e ciò che probabilmente sarà.

Regia: Apichatpong Weerasethakul
Interpreti: Sakda Kaewbuadee, Jenjira Pongpas
Trama: Lo zio Boonmee, a causa della sua malattia ai reni, si sta lentamen-te spegnendo. Prima di morire entra in contatto con le sue vite precedenti..
Online: www.bimfilm.com

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La scheda è pubblicata su Best Movie di settembre a pag. 118

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