Robin Hood, arriva il fascino di Douglas Fairbanks

L'arciere di Sherwood ha il volto del carismatico marito della prima "fidanzata d'america", Mary Pickford... Ecco la seconda puntata del nostro speciale Robin Hood, i film che hanno rifatto la leggenda

Il leggendario eroe britannico, che “rubava ai ricchi per dare ai poveri” tornerà sul grande schermo il 12 maggio con il nuovo film di Ridley Scott, Robin Hood. Una nuova trasposizione cinematografica del mito, che cercherà di far luce e dare un’origine al personaggio. Con lo speciale Robin Hood, il film che hanno rifatto la leggenda ripercorriamo le trasposizioni cinematografiche più memorabili del mito. Ecco la seconda puntata…

Nel 1922 approda sul grande schermo il più famoso e colossale film muto sul paladino di Sherwood, il primo lungometraggio: Robin Hood, per la regia di Allan Dwan e con protagonista une delle più celebri star del cinema muto Douglas Fairbanks – nella foto a lato – (all’epoca già marito della collega Mary Pickford, la prima attrice che ricevette l’appellativo di “fidanzata d’america”, con la quale fondò la United Artists, insieme ad altri due potenti soci: Charlie Chaplin e David Griffith). Fairbanks era un attore affascinante, atletico e carismatico e all’epoca del film sull’arciere leggendario, aveva già raggiunto la fama, dando il volto ad altri paladini amati dal pubblico in due film di Fred Niblo: Il segno di Zorro e I tre moschettieri. Con la sua compagnia, la Douglas Fairbanks Pictures, produce la pellicola muta e in bianco e nero.

Il film in pillole

In questo film Robin, ovvero il conte di Huntingdon, è al seguito di re Riccardo (Wallace Beery) in Terra Santa, viene avvertito da Lady Marian (Enid Bennett) del piano di Giovanni Senza Terra (Sam De Grasse), che intende usurpare il trono, durante l’assenza del fratello. Robin torna rapidamente in patria e arma i ribelli contro il principe.

Curiosità

Per il film vennero utilizzate numerose comparse e ricostruzioni scenografiche immense. Tra esse, ricordiamo in particolare la sala del trono (ripreso anche nel film a colori La leggenda di Robin Hood del 1938 di Michael Curtiz con Errol Flynn) e il castello medievale progettato da Wilfred Buckland con dimensioni da record per l’epoca e per molti anni a venire: 150 metri di lunghezza per 30 di altezza. Il primato di più grande struttura per un set cinematografico fu detenuto dal castello per 76 anni, fino ai 294 metri del transatlantico del Titanic di James Cameron. Grazie all’interpretazione di Robin Hood, Fairbanks si guadagnò la Medaglia d’onore al Photoplay Awards. Costato 1,5 milioni di dollari, il film ne incassò 2,5.

Sotto una clip del film:


Sotto un’immagine del film e la locandina:

Douglas Fairbanks ed Enid Bennett

Vai alla prima puntata dello speciale: Robin Hood, eroe muto

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