La storia raccontata è quella di Daniel H. Burnham, visionario ed esigente architetto che intende lasciare il segno in occasione dell’Esposizione Universale di Chicago, nel 1893, e quella del Dottor H. H. Holmes, il primo serial killer americano moderno, l’ideatore del “Murder Castle”. Reeves, al suo primo ruolo importante per il piccolo schermo, sarà anche produttore esecutivo della serie.

A scrivere la sceneggiatura sarà Sam Shaw, anche showrunner, mentre Todd Field (Little Children e l’atteso TÁR con Cate Blanchett, che vedremo in Concorso a settembre a Venezia 79) sarà impegnato come regista. L’uscita è fissata su Hulu, che annunciò lo sviluppo della miniserie tre anni fa, nel 2024 negli Stati Uniti. Il romanzo in origine avrebbe dovuto generare un film targato Paramount diretto da Scorsese, dopo che DiCaprio ne aveva acquisito i diritti nel 2010.

Di seguito una sinossi più dettagliata del romanzo di partenza:

Stati Uniti, 30 ottobre 1893. L’architetto Daniel H. Burnham è sul tetto del mondo: l’Esposizione Universale di Chicago si è appena conclusa con uno straordinario successo di critica e pubblico e, ad appena quattro anni dal clamore suscitato dall’Esposizione di Parigi, l’America celebra il suo trionfo di avanguardia globale nel campo dell’architettura e simbolo delle promesse della modernità e del Novecento. Quella di Burnham è stata una lotta dai contorni epici contro tempo, politica e caratteristiche fisiche del terreno: tra complesse bonifiche, rischi di sciopero, scontri con le personalità locali e un clima quanto mai inclemente, l’edificazione della “Città Bianca” appare a tutti come un miracolo. Un sogno giunto al suo lieto fine.
 
Ma c’è un’altra città, oscura e demoniaca, che si è andata costruendo parallelamente nel ventre del paese; una città tirata su da un unico uomo nel silenzio dello scantinato del suo albergo, cadavere su cadavere, omicidio dopo omicidio. Per tutta la durata dell’Esposizione, Henry Howard Holmes, “l’assassino più folle e depravato dell’Ottocento”, ha infatti continuato a uccidere: il suo hotel, “il Castello”, da cui sono passati nei mesi della fiera centinaia di turisti, è un intricato dedalo di stanze e corridoi che nascondono scannatoi, camere di tortura e forni crematori. Un capolavoro di perversione sorretto unicamente dal fascino di un uomo che, con la sua avvenenza e i suoi modi calmi e diretti, è riuscito a ingannare un’intera comunità…
 

Fonte: Deadline

Foto: Getty (Axelle/Bauer-Griffin/FilmMagic)

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