Madame Claude Netflix racconta la storia della prostituta più famosa di Francia, mostrandone però il lato più oscuro e malvagio. Si tratta del secondo film su Madame Claude; il primo è uscito nel 1977, diretto da Just Jaeckin e interpretato da Françoise Fabian.
Alla regia della pellicola targata Netflix, disponibile dal 2 aprile, c’è Sylvie Verheyde (che ha curato anche la sceneggiatura), ed è tutta un’altra storia.
Leggi anche: Thunder Force: il nuovo film Netflix con Melissa McCarthy e Octavia Spencer
Madame Claude Netflix
“Nella Parigi degli anni Sessanta – leggiamo su Netflix – l’influenza di Madame Claude si estende oltre il mondo della prostituzione, fino a quando una giovane donna ricca minaccia di cambiare tutto.”
La vita di Madame Claude è tutt’altro che cristallina. Lei stessa contribuì a creare questo alone di mistero intorno al suo personaggio, probabilmente mentendo sulle sue origini. Quel che è certo è che tra gli anni Sessanta e Settanta la donna era al comando di una redditizia attività dedita alla prostituzione, che le conferiva un certo peso e un certo ruolo nel mondo politico e criminale francese. Si dice che le sue ragazze frequentassero capi di Stato e vari personaggi di spicco del cinema e di altri settori.
L’intento è quello di mostrare come, nell’universo di Madame Claude, le cose fossero tutt’altro che meravigliose, attraverso una delle sue ragazze, la giovane Sidonie (Garonce Marillier). Vedremo come tutto il potere accumulato non tarderà a presentare il conto, decretando il crollo dell’impero di Madame Claude.
Non una storia di rivendicazione ed emancipazione femminile, come è già stata raccontata; bensì una storia di intrighi, ricatti, violenza, quella raccontata da Sylvie Verheyde.
Sylvie Verheyde | Foto: Getty Images
Madame Claude è interpretata dall’attrice francese Karole Rocher, che aveva già lavorato con Verheyde.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
