I monologhi di Paola Cortellesi: le sue migliori performance

Paola Cortellesi monologo

Paola Cortellesi monologo eseguito in occasione dei David di Donatello 2018 ha lasciato tutti senza parole. Parole, è proprio sulle parole, sul peso delle parole che la Cortellesi ha incentrato il suo discorso.

Paola Cortellesi monologo per le donne

Parole pronunciate nel linguaggio di tutti giorni, senza pensarci troppo, e per questo apparentemente innocue, ma invece artefici di luoghi comuni, pregiudizi, offese. Parole che al maschile hanno un significato e poi, declinate al femminile, ne acquisiscono inspiegabilmente un altro. Un significato offensivo, con un tema ricorrente, quello della prostituzione.

Ed è così che un cortigiano è un uomo che vive a corte, mentre una cortigiana è una prostituta. Lo stesso vale per l’uomo di strada, un uomo del popolo, e una donna di strada, una prostituta.

Qualche altro esempio? Uomo disponibile e donna disponibile: un uomo gentile il primo, una prostituta la seconda; passeggiatore e passeggiatrice: un uomo che cammina e una prostituta; uno squillo, il suono del telefono… una squillo? Beh, una prostituta!

Paola Cortellesi monologo

Jasmine Trinca, Isabella Ragonese, Claudia Gerini, Paola Cortellesi, Giovanna Mezzogiorno, Serena Rossi e Sonia Bergamasco | Foto: Getty Images-

Il monologo della Cortellesi – tratto da un pezzo del giornalista Stefano Bartezzaghi – continua così, con una serie di parole e il loro significato messe a confronto. Sono parole che sentiamo e utilizziamo tutti i giorni ma sulle quali ci siamo fermarti a riflettere ben poco. Ed è questo l’intento dell’attrice e conduttrice romana: spronare alla riflessione. Perché il sessismo è talmente insito nella società e nelle nostre vite da essere sottovalutato o non riconosciuto.

Ma dai, si è sempre dettoè sempre stato così... è solo un modo di dire… Quante volte vi sarà capitato di sentire o pronunciare queste frasi. Il fatto che si sia sempre detto, fatto, sostenuto un qualcosa, tanto da entrare nella prassi comune, non significa automaticamente che sia giusto. La riflessione è il punto di partenza per cambiare questa società.

No, non sono solo parole, perché spesso delle piccole, apparentemente innocue parole sono la traduzione di pensieri che diventano frasi offensive, senza senso, come quelle pronunciate da alcune attrici nella parte conclusiva del monologo. E passare dalle parole ai fatti, si sa, è un attimo.

Paola Cortellesi monologo contro il bullismo

Se questo monologo di Paola Cortellesi vi è piaciuto, ve ne consiglio un altro, quello sul bullismo, accompagnato dalla voce di Marco Mengoni e la sua “Guerriero”, in una delle puntate dello show Laura & Paola.

Un’altra spendida e toccante performance dell’attrice romana, che riesce a scuotere le coscienze trattando con leggerezza e col sorriso tematiche sociali importanti, come il bullismo appunto.

Perché la Cortellesi piace così tanto? Basta guardare questi due monologhi per capirlo.

Buona visione e buona riflessione!

© RIPRODUZIONE RISERVATA