La storia di Donnie Darko è tra le più interessanti negli ultimi 20 anni di cinema: uscito a ottobre 2001, il film di Richard Kelly è stato pesantemente penalizzato al botteghino perché sin dal trailer veniva mostrato un incidente aereo ed erano passate solo 6 settimane dall’attentato alle Torri Gemelle, ma grazie all’home video e alla director’s cut del 2004 si è imposto come un cult imperdibile.

Oltre alla sua vicenda produttiva già di per sé particolare, Donnie Darko ha sempre offerto grandi stimoli ai fan per la sua trama intricata, fatta di viaggi nel tempo e misteri non sempre chiarissimi ma dal grande fascino. Secondo un’interessante teoria, però, potremmo non aver mai del tutto capito il vero significato del film.

Come spesso accade, a offrire questo diverso sguardo sul film è un utente Reddit: secondo questa persona, Donnie Darko non riguarda wormhole, la fine del mondo o la malattia mentale, bensì un tema decisamente più “sociale”. Il cult con protagonista la futura star Jake Gyllenhaal sarebbe infatti un film contro la guida in stato di ebbrezza.

È stato notato infatti che all’inizio del film Donnie passa di fianco ad un cartello stradale che avvisa dell’imminente fiera per Halloween – segnale sponsorizzato dalla M.A.D.D, Mothers Against Drunk Driving (Mamme contro la guida in stato di ebbrezza). Quando alle fine il coniglio Frank uccide la ragazza di Donnie, Gretchen, è stato ipotizzato che si tratti proprio di un incidente dovuto ad uno stato alterato del guidatore. 

Tutta la storia quindi non sarebbe altro che una condanna a questo tipo di comportamento: «Quando nel climax del film Frank, che possiamo assumere fosse ubriaco alla guida (anche se non viene esplicitamente detto), investe Gretchen mentre guida come un matto e perde il controllo dopo aver evitato Nonna Morte – scrive l’utente – Guardate sul fondo il cartello e gli eventi combinati: è la vigilia di Halloween, c’è la fiera, coinvolge la guida in stato di ebbrezza e la morte di una teenager che aveva solo la madre».

Una teoria sociale intrigante, della quale è stato chiesto anche allo stesso regista. Durante un’intervista in occasione del 15° anniversario dall’uscita del film, Richard Kelly ha prima affermato con ironia che tutte le teorie che circolano sono false (il protagonista Donnie sarebbe morto tutto il tempo, avrebbe allucinazioni, tutto il film è un sogno etc), ma sulla specifica questione ha detto: «Sono contro la guida dopo aver bevuto e se le persone non vogliono rinunciarci, spero chiamino un Uber».

Per quei fan appassionati di teorie sui film più celebri, non suona come un no alla lettura proposta dall’ipotesi che vi abbiamo raccontato. Voi cosa ne pensate? Donnie Darko può essere letto anche in questa chiave? Come sempre, fatecelo sapere nei commenti.

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Foto: MovieStills

Fonte: Reddit