Siete già in lutto perché Lost è arrivato all’ultima stagione? Non potete pensare di fare a meno di salti nel tempo, realtà parallele e fenomeni paranormali? Allora sintonizzatevi stasera alle 22.05 su Italia 1: per la prima volta nel Bel Paese, su un canale in chiaro, arrivano gli episodi della prima stagione di Fringe, l’ultima creatura di J.J. Abrams (ideatore anche delle serie tv Lost e Alias e regista del film Star Trek). Sbarcano sul canale di Mediaset, dopo la messa in onda su Steel, i primi 20 episodi di questo telefilm che in America, sul canale FOX, è al secondo anno di trasmissione.
Inizia di nuovo con un aereo, ma questa volta non un incidente: il volo 627 partito da Amburgo atterra tranquillamente a Boston, ma tutti i passeggeri e i componenti dell’equipaggio sono… morti! Ad indagare su questo misterioso evento sarà l’agente dell’F.B.I. Olivia Dunham (Anna Torv) che si avvale dell’aiuto di uno scienziato, il dottor Bishop (John Noble, il padre di Boromir e Faramir ne Il signore degli anelli). Bishop si occupa di un ambito della scienza detto Fringe (che letteralmente significa confine), atto a studiare fenomeni paranormali come il teletrasporto, l’invisibilità e la mutazione genetica. A loro si uniranno anche il figlio dello scienziato Peter (Joshua Jackson, il Pecey di Dawson’s Creek) e il capo di Olivia, Philip Broyles (Lance Reddick, già visto in Lost in un ruolo minore). Nasce così la Division Fringe che indaga su fenomeni inspiegabili che vengono definiti dalla Sicurezza Nazionale americana “Lo Schema”.
Il pilota è costato ben 10 milioni di dollari, uno tra i più costosi della storia della televisione americana (Lost costò tra i 10 e i 14 milioni). Secondo quanto ha dichiarato lo stesso J.J. Abrams la serie è di più facile comprensione rispetto a Lost e si riesce a seguire anche mancando la visione di alcuni episodi. Ma, nonostante ciò, non perdetevi la prima puntata di questo telefilm, che ha anche un pizzico di italianità: le musiche del pilot recano la firma di Michael Giacchino, il compositore italo americano che abbiamo visto trionfare domenica notte agli Oscar per la colonna sonora di Up. Il musicista, già collaboratore di Abrams per le sigle di Alias e Lost, ha composto alcuni brani utilizzati per questa serie, anche se la musica della sigla è stata poi scritta dallo stesso J.J. Abrams.
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