Giffoni 41: Edward Norton “Volevo studiare astronomia”

Per Luciana Littizzetto Giffoni è più magica di Hogwarts, mentre Edward Norton avrebbe fatto carte false da piccolo per far parte della giura del festival. E intanto con Brad Pitt…

Alcuni sogni affondano le radici in un passato molto lontano. Ne sa qualcosa Edward Norton, che la madre portava al cinema tre volte a settimana quando ancora era bambino: «All’epoca  – ha raccontato durante il 41° Giffoni Film Festival – volevo studiare astronomia, ma ci ho rinunciato perché non ero bravo in matematica. Anche se non avevo la più pallida idea che sarei diventato attore, sapevo che il cinema mi avrebbe fatto entrare in un mondo più grande. Lo desideravo tanto perché vivevo in una piccola città. Eppure i miei genitori mi hanno fatto vedere da ragazzino film di Woody Allen e Kurosawa, poi a 12 anni un amico mi ha parlato di Vittorio De Sica e Federico Fellini e ho visto Ladri di biciclette. La mia prospettiva è cambiata».

Il protagonista di American History X ha pranzato con i giovani giurati internazionali, consigliando loro film e ammettendo candidamente un pizzico di invidia per la fortuna di poter condividere con i coetanei lo stupore del cinema.

Gli fa eco Luciana Littizzetto che qualche ore prima aveva paragonato Giffoni a Hogwarts: «Questo Festival è una magia che si avvera, non come quelle di Harry Potter che ieri sono finite. Di questi tempi è una cosa fuori dal comune». Lei, che si definisce “saltimbanco”, ha stupito il pubblico annunciando la partecipazione al film di Lucio Pellegrini, È nata una star?, tratto dal romanzo di Nick Hornby. Ancora una volta madre, ma in questo caso di un figlio “complesso” (il ragazzo è protagonista di un film porno, a sua insaputa… ovviamente).

Lui, Edward Norton, sfoggia ad arte una dose massiccia di modestia («Se esiste una A-List di Hollywood e ne faccio parte io non l’ho ancora vista… Altro che superstar, sono solo un attore»), ma poi dimostra un’innata maestria nell’evitare qualsiasi dettaglio sui progetti futuri. Da un lato dice di voler proteggere la proverbiale riservatezza di Wes Anderson, non rivelando nulla sul loro film Moonrise Kingdom, e dall’altro accenna ad “una sola conversazione” sul presunto ruolo da bad guy in The Bourne Legacy. Nel frattempo sta lavorando alla miniserie tv ispirata al libro Undaunted Courage e ambientata durante la prima esplorazione degli europei Lewis e Clark di tutto il Nord America, da costa a costa. «Io e Brad Pitt – ricorda – ne parlavamo fin dai tempi di Fight club e finalmente quando si sono resi liberi i diritti l’abbiamo proposta al canale HBO. La produciamo insieme e la sto scrivendo in questo periodo».

Oggi Norton ripartirà per gli States, ma lascerà il testimone alla collega Premio Oscar Hilary Swank.

(Fonte immagini: Giffoni Film Festival)

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