Gwyneth Paltrow: «Ho anticipato la “moda” delle mascherine per il Covid». E il web impazzisce

L’attrice ha scatenato una valanga di commenti sui social per le sue ultime dichiarazioni, secondo le quali avrebbe anticipato l’uso delle mascherine in tutto il mondo durante l’epidemia

Gwyneth Paltrow continua a far parlare di sé. Ma questa volta non a causa degli strambi prodotti venduti nel suo store Goop, bensì per delle dichiarazioni relative al Covid-19. O meglio, all’utilizzo delle mascherine come strumento di prevenzione durante l’epidemia.

In una recente intervista con il The New York Times, l’attrice ha infatti ricordato che già nel febbraio del 2020, quando ancora in pochissimi la indossavano, lei aveva pubblicato un selfie su Instagram – mentre era in viaggio per Parigi – con la sua mascherina ben in vista. La didascalia, in cui citava il film Contagion, dove aveva interpretato proprio il Paziente Zero all’origine di un’epidemia mortale, recitava:

«Paranoica? Prudente? In preda al panico? Pandemia? Propaganda? Io andrò avanti e dormirò con questa cosa sull’aereo. Sono già stata in questo film. Rimanete al sicuro. Non stringetevi le mani. Lavatevi spesso 😷»

All’epoca del post in molti commentarono sostenendo appunto che la sua reazione fosse “esagerata” e “da folli”, un atteggiamento che pare sia piuttosto frequente per Gwyneth Paltrow, essendo – come spiega – abituata ad adottare certi comportamenti o stili di vita prima degli altri:

«Questo è un pattern molto familiare per me. Faccio qualcosa in anticipo sui tempi e tutti mi dicono “cosa sta facendo? È pazza!”. E poi quella stessa cosa diventa culturalmente diffusa.»

Ovviamente, delle simili dichiarazioni hanno fatto scatenare i fan sui social, che – come riporta l’Independent – hanno commentato divertiti la vicenda:

«È vero. Ho sentito parlare di Covid, tipo, una settimana fa, ma indosso una mascherina da un anno grazie a Gwyneth.»

«Aspiro ad avere questo livello di fiducia in me stesso.»

«Sto piangendo. Questa donna è una leggenda.»

Foto: Getty (Theo Wargo)

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