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Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno: per i lettori di Best Movie è un trionfo. O quasi…

Ecco alcuni stralci delle prime recensioni arrivate in redazione

Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno: per i lettori di Best Movie è un trionfo. O quasi…

Ecco alcuni stralci delle prime recensioni arrivate in redazione

Continuano ad affollarsi i pareri di giornalisti, cinefili, appassionati e persino spettatori occasionali sulla chiusura della trilogia dedicata a Batman dal regista Christopher Nolan. E anche tra voi lettori di Best Movie sono già molti quelli che non hanno voluto perdersi l’anteprima italiana de Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno, andata in scena in molti multiplex della penisola il 21 agosto. Di conseguenza, puntuali e gradite, sono arrivate anche le prime vostre recensioni. Che pur presentando numerosi punti di vista, sono tutte generalmente molto positive, almeno per ora.

Non si può comunque non notare, a vedere i moltissimi commenti che avete postato sulla nostra pagina Facebook e sul nostro sito a corredo dei contenuti critici pubblicati finora (la recensione di Giorgio Viaro, la recensione di Luca Maragno, le dieci domande semiserie a… Batman, le 6 recensioni brevi di collaboratori e redattori di Best Movie), l’ardore con il quale vi state battendo per difendere le vostre idee e le vostre emozioni, che il film di Nolan può in ogni caso essere considerato un grande successo, avendo centrato l’obiettivo di accendere idee, dibattiti, passioni intorno ad un’idea di cinema magari criticabile, ma finalmente ambiziosa.

Ecco alcuni spezzoni delle recensioni già arrivate in redazione. Voi intanto continuate a scriverci!

Ho apprezzato molto il desiderio di concentrarsi sull’uomo e non sull’eroe, perché il bello di Batman è che “chiunque può essere Batman”. Dopo gli eccessi degli eroi Marvel, con Batman si è rientrati in una dimensione più umana dell’eroe moderno, che non è dato solo da enormi ricchezze e nuovi gadgets, ma che fa affidamento nelle proprie forze, e persino paure, liberandosi dalle catene di alcune rigide regole (leggi tutta la recensione di Iolanda)

Appena cominciati i titoli di coda non riuscivo a credere di stare provando di nuovo la stessa soddisfazione di quando finì Il cavaliere oscuro, perchè anche con i suoi “piccoli” difetti il film valeva proprio la pena di essere visto (leggi tutta la recensione di Quazzard)

Nolan è riuscito a racchiudere tutta la sua potenza visiva e le sue (in)naturali doti registiche in questo capitolo finale, e il risultato complessivo è entusiasmante, emozionante, coerente. Impeccabile (leggi tutta la recensione di Luca)

La prima parte del film mi è sembrata piuttosto lenta nel suo svilupparsi, ma mai noiosa: Nolan sa come tenere desta l’attenzione dello spettatore. Dopo un’ora e mezza il film finalmente decolla e la storia aumenta velocemente il ritmo, che diventa sempre più incalzante con il passare dei minuti (leggi tutta la recensione di Storm 71)

Ma c’è anche chi non è d’accordo… Ecco uno stralcio della approfondita recensione di Parker 85.

È vero che Nolan è Nolan, ma è altrettanto vero che Batman è Batman; nel senso che Batman è se stesso da quando, da oltre mezzo secolo, centinaia di autori ne hanno alimentato il mito arricchendo costantemente la mitologia del personaggio, cercando di mantenere sempre alto il livello qualitativo delle storie e, per quanto possibile, tenendo sempre conto degli eventi passati per non tradirne la natura; in sostanza Batman era Batman ancora prima di Nolan, Batman era già un mito ancora prima che lo prendesse in mano Nolan. Perchè in fondo questo The Dark Knight Rises è un buon film ma niente di più; la sensazione che si avverte nel corso della proiezione è che il buon Nolan, che ancora una volta dimostra chiaramente di avere scarsa conoscenza del Batman cartaceo (da cui attinge qua e la giusto per rappresentazione estetica di alcune scene), abbia cercato di dare al suo ultimo lavoro un’ impronta talmente personale da risultare, in molti passaggi, davvero poco credibile ed abbia provato a spingersi ancora di più oltre i limiti, non solo del cinecomic, ma di un vero e proprio prodotto di genere, nel tentativo di rendere questo film il capolavoro epico definitivo (non si può certo biasimarlo) ma finendo, purtroppo, per incappare in un mezzo fallimento.

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