Il Trono di Spade, pro e contro di Hardhome. I voti in anteprima dell’episodio 5×8

Non so di quale scuola di pensiero facciate parte voi, ma io – tra le morti shock e le grandi battaglie – ho sempre preferito le prime. Certo, l’assedio di Mance alla Barriera, così come lo scontro nelle Acque Nere, sono dei gran pezzi di televisione, ma nessuno di noi – credo – si toglierà mai dagli incubi la testa decapitata di Ned Stark, o quella spiaccicata della Vipera.
Per questo vi chiedo un po’ di pazienza se non mi strappo i vestiti dopo aver assistito al massacro dei Bruti per mano estranea: quasi mezz’ora di grande spettacolo, ma il mio cuore è rimasto comunque a Meereen con Dany e Tyrion, la mia soddisfazione nelle segrete di King’s Landing, dove Cersei passa le giornate a leccare il pavimento e a studiare metodi di tortura per le fanatiche di Lord Paperetto.

E da Meereen partiamo, con la regina che – a dire il vero per nessuna ragione – prende subito in simpatia il nano, facendo tutto quel che dice.
“Ricapitoliamo. Mormont: ammazzarlo no, esilio sì. Tu: ammazzarti no, consigliere sì. Scordato niente?”
Al che Tyrion, con il solito sprezzo del pericolo, inizia a fare il difficile.
“Calma, ora vediamo se mi va”
Voto alla passività bovina di Dany in questa fase: 5.

A Bravos vanno poi in scena dieci minuti di mattanza grammaticale e sterminio dei pronomi. Quando Jaqen butta lì un paio di frasi riesco ancora a seguirlo, ma un’intera conversazione in terza persona e con gli articoli a caso è oltre le mia possibilità. Aggiungeteci il flashforward e la falsa identità di Arya, e ciaone. L’unica cosa chiara è che ora la ragazza vende ostriche pettinata come la principessa Leila di Star Wars, e si prepara a diventare una giustiziera.
Cenerentola ne chiede conto a Jaqen. Segue dialogo senza senso.
“Dici che è pronta?”
“Forse sì, forse no: fa lo stesso”.
Voto al look “Clark Kent” di Arya: 6.

Dicevamo di Cersei. Ora che è stata imprigionata pure lei da Lord Paperetto, è conciata uguale a Margaery, con i capelli tutti un po’ sparati e le labbra screpolate.
Per accattivarsi le simpatie della sua carceriera, le comunica che passa le giornate a inventare metodi per torturarla.
Lei gli versa l’acqua sul pavimento.
Poi tutto da capo.

Questo giochino va avanti identico per parecchio, ma proprio quando sto per alzarmi e andare a piegare le mutande rimaste sullo stendino, la puntata mi riserva un regalo inaspettato. Uno dei consiglieri di corte riferisce a Cersei che le rappresaglie di Tommasino contro Lord Paperetto sono terribili: non cena.
Voto alla strategia del terrore di Tommasino: 1.

Intanto a Grande Inverno Sansa scopre da Theon che i suoi fratelli sono ancora vivi, uno snodo così sapido che faccio momentaneamente zapping sui risultati delle elezioni regionali.
Per fortuna di lì a poco si va al sodo.
Il sodo sono Jon Snow e Tormund che arrivano ad Aspra Dimora, dove vengono accolti dal sindaco in abiti ufficiali, ovvero una maschera di ossa e un grosso bastone.
Il sindaco manifesta perplessità anche comprensibili: “Ma come, dovevate scannarvi e ora sembrate Bud Spencer e Terence Hill?”
Tormund lo ascolta un paio di minuti poi si stufa e lo ammazza a legnate. “Convocate gli anziani”
Voto alla pazienza di Tormund: 0.

La cosa buffa degli anziani è che non sono anziani. Non è che non ci siano anziani nel villaggio: ci sono. Solo che gli anziani del Consiglio degli Anziani non sono anziani.
In compenso c’è un gigante con la barba, una donna, Serse di 300 e altri che fanno mucchio.

Tormund e Jon Snow spiegano il loro piano, al che il Consiglio manifesta perplessità anche comprensibili: “Ma come, dovevate scannarvi e ora sembrate Bud Spencer e Terence Hill?”
Qui ho paura che Tormund perda la testa di nuovo, ma per fortuna interviene Jon Snow che fa saltare il banco raccontando di avere ammazzato Mance, una mezza balla che rischia di scatenare un carnaio. Quando Jon Snow fa così io proprio non capisco, sembra che gli piaccia essere preso a sputazzi.
Voto al masochismo di Jon Snow: 5.

Il consiglio degli anziani si conclude con una grande votazione in cui votano in 3. La donna e il gigante stanno con Bud Spencer e Terence Hill, il Thenn naturalmente no.
Si comincia comunque a imbarcare la gente del villaggio. Ed è esattamente in quel momento, altra coincidenza irritante dopo quella di Dorne, che arrivano gli Estranei.

Qui Serse di 300 dimostra un certo buon senso e al grido di “Chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori” sbarra il portone, condannando a morte certa qualche centinaio di disgraziati. Gli Estranei entrano comunque, quindi è mattanza.
La donna viene sopraffatta dopo aver messo in salvo le sue bimbe. Serse si becca una lancia nello sterno. Il gigante schiaccia gli zombie come fossero formiche. Gli altri che fanno mucchio continuano a fare mucchio, agitandosi.
Voto complessivo alla scena di battaglia: 9. Probabilmente la migliore delle 5 stagioni. Quando il gigante entra in acqua lanciando via i non morti, applaudo.

Una considerazione finale sugli Estranei. Mi pare di capire che sono così divisi: gli zombie (scarnificati, puzzolenti e caotici); i generali (eleganti, ben pettinati, e anziani, loro sì). Il sindaco.
Il sindaco in particolare è un teatrante nato, e quando rimette in piedi i caduti trasformandoli in zombie, comincia a far gesti con le mani tipo direttore d’orchestra.
Comunque non riesco a farmeli stare antipatici questi mostri venuti dal freddo. Vanno pur sempre a spazzar via la più oscena rappresentanza della razza umana che si sia mai vista su piccolo o grande schermo. O no?

UPDATE: viste le numerose torte in faccia che mi stanno arrivando dalla pagina ufficiale di Game of Thrones Italia, vorrei sottolineare che nell’ultima riga qui sopra non mi riferisco ai Bruti, ma a tutta l’umanità al di qua e al di là della Barriera, un panorama non proprio edificante. Per quanto riguarda gli Estranei, il fatto che gli zombie non ne facciano parte è una questione esplicita, mi pare di capire, nei libri, ma un po’ più fumosa nel serial.
Grazie comunque per le segnalazioni.