
Pubblichiamo, a puntate, l’inchiesta “Film comici spazzatura o salvezza del cinema italiano?” pubblicata su Best Movie di dicembre, in edicola dal 30 novembre. Rispondono i protagonisti: Greggio, Boldi, De Sica, Pieraccioni, Zalone, Bisio, Ficarra & Picone, De Luigi, Brizzi…
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«Il talento è uno solo, che nasca al cinema o in tv» semplifica Claudio Bisio. «Recentemente, per esempio, ho rivisto Giudizio universale di Vittorio De Sica, che riuniva nel cast personaggi molto diversi tra loro, da Gassman a Sordi fino a personaggi più popolari e televisivi come Renato Rascel e Franco e Ciccio, e persino un grande attore americano come Ernest Borgnine. Vorrei si ritrovasse quella libertà, senza fuggire o inseguire a tutti i costi il divo televisivo, ma proponendo formule che funzionano, senza pregiudizi». E a proposito di talento: «Il fatto che si riprendono gli sketch televisivi al cinema è una cosa vera» conferma Alessandro Siani. «Anche il grandissimo Totò aveva degli sketch teatrali che funzionavano benissimo e li riportava al cinema. Se uno ha del talento e ha sperimentato delle cose che funzionano e le porta al cinema, non c’è nulla di sbagliato anzi, magari le porta a un pubblico molto più vasto. Il problema è la qualità e il fatto che a volte i critici fanno un commento sulla qualità basandosi sui gusti personali».
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