Isabella Ragonese: meno male che sono precaria solo al cinema

Una vita (semplice) votata a ruoli sempre “in bilico”. Ma senza rimpianti e con molte certezze. A cominciare dalle melanzane di mammà... e dalla Croisette, sulla quale ha sfilato lo scorso 20 maggio insieme a Elio Germano e Raoul Bova, protagonisti di La nostra vita, unico italiano in concorso a Cannes

La semplicità. È questa la forza del nuovo film di Daniele Luchetti, unico italiano in concorso a Cannes. Lo definisce così la sua giovane interprete, Isabella Ragonese, che proprio grazie a La nostra vita ha festeggiato il suo ventinovesimo compleanno sulla Croisette. Palermo è la sua città, ma la sua vita si è trasferita a Roma dopo che Paolo Virzì l’ha voluta protagonista di Tutta la vita davanti, “costringendola” ad abbandonare la sua «vita fino ad allora», ovvero il teatro, ma disegnandole un futuro di nuove possibilità. E successi inaspettati quanto meritati. Per molti è la nuova icona del precariato italiano, che spesso ha esplorato sullo schermo. Per tutti un talento camaleontico, in grado di passare dal ruolo lesbo di Viola di mare alla commedia corale (Oggi sposi) fino alle due opere prime Dieci inverni e Due vite per caso. Una siciliana molto poco ribelle, che non ha paura di sbagliare. Anche perché per il momento il suo istinto non l’ha mai tradita.
Isabella ha appena salutato il marito (ma solo sullo schermo) Elio Germano, con lei nella Nostra vita nei panni di un operaio precario (guarda caso). Le teniamo compagnia durante il viaggio di ritorno a casa.
Best Movie: «Isabella, andrai a Cannes». La prima reazione?
Isabella Ragonese: Un’emozione indescrivibile. Da tempo giravano delle voci, ma non si può mai sapere fino alla fine. Per me è già una grandissima vittoria. E poi il film è potentissimo.
Best Movie: È abbonata ai festival: fortuna o intuito?
Isabella Ragonese: È vero, sono stata più volte a Venezia, lo scorso anno a Roma, a febbraio Berlino e ora Cannes. Ho fatto bene a lasciarmi guidare dal mio istinto: mi fido molto della prima impressione che mi fa il regista, prima ancora che il copione. E la cosa che mi intriga di più sono le opere prime.
Best Movie: Istintiva e coraggiosa.
Isabella Rgonese: Mi piacciono le persone che osano, e non sono il tipo che riesce a programmarsi la carriera: ogni tanto ci si può concedere di sbagliare. E poi mi piace sperimentare.
Best Movie: Qual è la forza de La nostra vita?
Isabella Ragonese: La sua semplicità. Non strizza mai l’occhio allo spettatore. E poi i film di Luchetti hanno sempre una grande energia.
Best Movie: Seconda volta con Elio Germano.
Isabella Ragonese: Sì, ci fosse un contratto che mi vincola a Elio a vita, lo firmerei subito! (ride) C’è una strana alchimia tra noi, penso si veda: forse perché siamo credibili come coppia. In questo caso era utilissimo, in poche pennellate bisognava raccontare una vita insieme.

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Isabella Ragonese ed Elio Germano in La nostra vita






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