Sebbene non sia strettamente legato a Terminator Genisys, soprattutto in termini di regia, James Cameron non riesce staccare il cordone ombelicale che lo lega al franchise. Atteggiamento del tutto comprensibile, visto che nelle sue mani i primi due capitoli della saga divennero veri e propri cult.
Dopo aver commentato il nuovo progetto durante la festa per il trentesimo anniversario di Terminator (e non aver nemmeno escluso un suo futuro ritorno ai cyborg), Cameron dice ancora la sua sul film in uscita il 2 luglio 2015. Questa volta però, il regista ha parlato nello specifico di Arnold Schwarzegger e del suo ruolo di robot indistruttibile. Come fa il personaggio ad essere ancora credibile nonostante siano passati tanti anni? «Non ero interessato a produrre il film, ma voglio comunque mettere una buona parola per Arnold. La copertura del cyborg da lui interpretato non è sintetica, è organica e quindi può invecchiare. Si potrebbe quindi parlare di Terminator come mandato indietro nel tempo e che, mancando il suo bersaglio, è rimasto a vivere nella società. Lui è un computer in grado di sintetizzare nozioni, con una mente al centro di controllo, e può sembrare un umano a tutti gli effetti senza che necessariamente venga scoperto.»
Fonte: ign
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