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Joker: Quentin Tarantino non ha apprezzato il film con Joaquin Phoenix. Ma c’è una scena che adora

Il regista di Kill Bill si è dichiarato piuttosto tiepido nei confronti del film di Todd Phillips. Tranne che per questa sequenza cult

Joker: Quentin Tarantino non ha apprezzato il film con Joaquin Phoenix. Ma c’è una scena che adora

Il regista di Kill Bill si è dichiarato piuttosto tiepido nei confronti del film di Todd Phillips. Tranne che per questa sequenza cult

A quasi due anni dalla sua apparizione sullo schermo, Joker di Todd Phillips continua a far discutere i cinefili. Anche quelli di rango come Quentin Tarantino che, in una conversazione con il regista Edgar Wright per Empire, disponibile in podcast QUI, ha scandagliato lo scibile cinematografico analizzando anche alcuni innegabili fenomeni pop. Impossibile, dunque, non parlare di Joker con Joaquin Phoenix, forse il film più iconico degli ultimi anni, capace di incrociare generi e gusti cinematografici, critica e pubblico, appassionati di cine-comic e cultori del cinema d’autore. E, con una certa sorpresa, scopriamo che il regista di C’era una volta a Hollywood e Kill Bill è invece rimasto piuttosto tiepido riguardo al film DCU. «È così che viviamo adesso?», ha chiesto in modo polemico. «Prendiamo grandi film degli anni ’70 e li rifacciamo come artefatti della cultura pop?».

A colpire Tarantino, però, è stata soprattutto una sequenza del film, quella in cui l’Arthur Fleck di Phoenix, assunta definitivamente la maschera e le sembianze di Joker, appare nel talk show di Murray Franklin (Robert De Niro). Fleck pronuncia un discorso corrosivo sulla società che guarda dall’alto in basso i malati di mente e i bisognosi, e poi, com’è noto (attenzione, SPOILER per i pochi di voi che non hanno visto il film!) spara in tesa a Franklin in diretta tv.

Per Tarantino, «si arriva alla scena del talk show e si sente l’intera atmosfera cambiare. Quella scena è sovversiva ai massimi livelli, ed è molto profonda. Non è solo una scena ricca di suspense, avvincente ed eccitante, ma sovverte il pubblico perché Joker è un fo**uto pazzo. Robert De Niro non è un cattivo del film. Sembra uno str***o, ma è solo un conduttore di talk show, non più str***o di David Letterman. Insomma, non è un cattivo, non merita di morire. Eppure il pubblico, guardando il Joker, vuole che uccida Robert De Niro, vuole che lui prenda quella pistola e gli faccia saltare la testa. E se il Joker non lo uccidesse? Sareste inca**ati. Questa è sovversione su vasta scala! Hanno fatto pensare il pubblico esattamente come un pazzo. E mentiranno al riguardo, diranno: “no, non era questo il nostro obiettivo!”, ma sono dei bugiardi. Perché hanno fatto proprio così».

Tarantino, insomma, ha adorato quella sequenza: facile immaginarlo, se pensiamo a come lui stesso, nel suo cinema, ami ribaltare le certezze del pubblico. Al momento dell’uscita di Joker, però, molte erano state le polemiche che accusavano il film di incitare alla violenza. Anche questa conversazione fra grandi registi conferma comunque che, anche per le passioni che agita sia fra chi lo sostiene che fra chi lo critica, il film di Todd Phillips resta un caposaldo assoluto del cinema contemporaneo.

Fonte: Empire

Foto: Vittorio Zunino Celotto/Getty Images/MovieStills

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