L’ultima testimonianza contro Harvey Weinstein, produttore accusato in questi ultimi giorni di molestie sessuali da parte di numerose donne, viene da Kate Beckinsale, star di Underworld.
Ha raccontato l’attrice su Instagram: «Quando avevo 17 anni mi hanno chiamata per incontrare Harvey Weinstein al Savoy Hotel. Pensavo che l’incontro sarebbe stato in una stanza per le conferenze, che era una cosa molto comune. Quando sono arrivata, alla reception mi hanno detto di andare nella sua camera. Lui ha aperto la porta in accappatoio. Ero incredibilmente naive e giovane e non mi è passata per la mente che un uomo più grande, non attraente, si aspettasse che io potessi avere dell’interesse sessuale verso di lui. Dopo aver rifiutato dell’alcol, gli ho detto che il giorno dopo dovevo andare a scuola, e me ne sono andata, a disagio ma illesa».
Nel corso degli anni, l’interprete sostiene di aver rifiutato più volte di lavorare col produttore, ricevendo in cambio numerosi insulti da parte sua. «Urlava chiamandomi troia e minacciandomi». Questa cosa, ovviamente, ha rallentato la carriera della donna, che però ha sempre avuto il completo sostegno della sua famiglia.
L’invito finale di Kate? «Ricordiamoci che Harvey è l’emblema di un sistema malato, e in proposito noi abbiamo del lavoro da fare».
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