LuiPorn: Joseph Gordon-Levitt

Intervista al regista e protagonista di Don Jon

Jon Martello è un bravo ragazzo: casa, chiesa, università e palestra. La sera gli piace divertirsi: va in discoteca con gli amici, e ogni volta si porta a casa una donna. Per questo lo chiamano Don Jon. La cosa strana è che dopo il sesso, mentre la sua partner dorme, lui sguscia in salotto per guardarsi un video a luci rosse sul pc. Le cose non cambiano nemmeno quando incontra Barbara, una bionda da infarto fissata con le rom-com e molto poco comprensiva quando si tratta del suo “hobby”. Don Jon, insomma, ha un problema. Ne parliamo con chi, questo problema, lo ha creato: Joseph Gordon-Levitt.

Come mai il tema della porno-dipendenza per il tuo esordio da regista?
«Ho passato la maggior parte della mia vita a lavorare in tv e al cinema, quindi sono particolarmente attento all’effetto che pellicole e show fanno sulle persone. Sento sempre più spesso dire: “Oh, se la mia vita fosse come quel film!”. E penso che stia diventando un problema. La vita reale è un milione di volte più interessante, piena di sfumature e dettagli, ma se la confronti con un porno o una commedia romantica, come fanno Jon e Barbara, ti perdi tutto».

Quando hai pensato a Scarlett?
«Fin dall’inizio. Don Jon mostra come i media ipersemplificano le cose, specie quando si tratta delle donne. E Scarlett è un esempio perfetto. È molto intelligente, un’artista dotata, eppure è sempre descritta per come appare».

Nel film hai un sacco di muscoli e vai continuamente in discoteca.
«Sono stato molto in palestra, parecchie ore ogni giorno, e ho mangiato tonnellate di proteine. I club li frequentavo in passato, ed è uguale dappertutto».

Le immagini vietate ai minori non mancano, è stato complicato utilizzarle?
«Volevo che lo spettatore fosse dentro la testa di Jon, quindi era necessario mostrare un po’ di materiale a luci rosse. Ma volevo che il film avesse anche una sua dimensione pop, visto che racconta la cultura popolare. Quindi ho usato le clip pornografiche, ma tagliate e montate in un certo modo, perché non si veda troppo, e sdrammatizzate dalla musica e dalla voce fuori campo. Penso che quel tipo di immagini, messe nel giusto contesto, siano esilaranti». […]

(Foto Kikapress)

Leggi la preview dell’intervista alla co-protagonista Scarlett Johansson pubblicata su Best Movie di ottobre.

Leggi l’intervista doppia completa su Best Movie di ottobre.

 

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