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Mario Biondi: «Fare lo psicopatico mi diverte»

In occasione dell'uscita del blu-ray e dvd di Rio 2 abbiamo incontrato il soulman, che nel film d'animazione è il malvagio e irriducibile Miguel

Mario Biondi: «Fare lo psicopatico mi diverte»

In occasione dell'uscita del blu-ray e dvd di Rio 2 abbiamo incontrato il soulman, che nel film d'animazione è il malvagio e irriducibile Miguel

Della sua voce profonda e sensuale si è sempre detto che sembra quella di un nero trapiantata nella gola di un bianco. “E con quelle note così basse che sa far”, il soulman catanese Mario Biondi si è costruito una carriera da cattivo nei cartoni animati. Maligno di turno anche in Rapunzel, Biondi grazie alla voce sa regalare ai suoi cattivi sfumature di follia e psicopatologia che lo rendono davvero unico ed efficace come villain. In concomitanza con l’uscita odierna per Twentieth Century Fox Home Entertainment del blu-ray (anche 3D) e dvd di Rio 2 – Missione Amazzonia (scopri qui tutte le uscite HV del mese), in cui si raccontano le avventure del pappagallo Blu e Biondi presta la voce al malvagio Miguel, Best Movie ha intervistato il cantante-doppiatore, che ha reso felici i suoi 7 (sic!) figli con un ruolo così accattivante. Nel film il cantante offre un’intepretazione divertentissima del classico di Gloria Gaynor “I Will Survive”, raccontando la sua caduta nella polvere e la sua nuova ascesa. Nel primo Rio Miguel era infatti finito travolto dalle eliche di un idrovolante, rischiando la vita e finendo spennato e spiumato. Uno scampato pericolo il suo, che ne ha acuito la crudeltà e la follia (vedi il video in fondo all’intervista). Per l’occasione abbiamo incontrato il cantante, che ci ha parlato soprattutto della sua passione per la sua professione numero 2.

Best Movie: Sembra proprio che tu ti sia divertito a doppiare Rio 2. Confermi?
Mario Biondi: «Io cerco sempre di divertirmi di regola. In più ho potuto fare affidamento sulla collaborazione di un maestro come Marco Guadagno, che mi ha sostenuto per tutto il processo, insegnandomi i trucchi del mestiere».

BM: Che differenza principale c’è tra il doppiaggio e il lavoro sulla voce di un cantante?
MB: «Sono due mondi completamente diversi. Il doppiaggio è un’arte attoriale che richiede un’impostazione teatrale. Quand’ero ragazzino ho fatto la voce narrante di un’opera sulle Due Sicilie. La voce fuori campo e poi un nobile del ‘600, come lo spettacolo dei pupi siciliani… Ho fatto anche del Teatro sperimentale a 16-17 anni. Sono stato anche figurante lirico al Teatro Bellini di Catania. Cose piccole che però mi hanno dato i rudimenti della recitazione per…».

BM: …interpretare un giorno un Cacatua ciuffogiallo psicopatico dalla voce shakespeariana di nome Miguel. Giusto?
MB: «Esatto!».

BM: Miguel è un pappagallo molto egocentrico, che però dal primo Rio al secondo soffre una sconfitta incredibile. A causa dell’incidente, che lo ha spennato e reso sempre più intollerante rispetto ai pappagallini azzurri. Come hai costruito questo passaggio?
MB: «Miguel è stato offeso nel fisico e ancor di più nella psiche. Combatte, ma si sente vinto dalla vita e lotta con le sue arti da cattivo per attuare la sua vendetta personale».

BM: Bisogna ammettere però che Miguel è uno che non molla come dimostra lo strepitoso monologo-canzone-rap “I Will Survive”, il classico di Gloria Gaynor da te rivisitato con grande virtuosismo. Come si costruisce un pezzo così?
MB: «Io all’inizio sono pietrificato e la canzone parte come un monologo per l’appunto, ma non diventa mai una canzone vera e propria, con le modulazioni del caso, fino a che non sfocia in un rap grintoso e sfacciato, che ben si intona al personaggio e al suo egoismo rafforzato».

BM: Cosa ne pensi del dibattito sul doppiaggio scatenato dalla diatriba Muccino-Insegno?
MB: «
Ne ho visto soprattutto le conseguenze negative, anche sulla questione del contratto, con conseguenti trasmissioni bloccate dallo sciopero doppiatori. Io ne sono un fan. Bisogna mediare. Ci sono film che è bello vedere in lingua originale con i sottotitoli e altri che te li gusti di più doppiati. Io ogni tanto rinfresco un po’ l’inglese, ma amo i nostri doppiatori e tutta la loro tradizione partita negli anni ’60. Sono stato un grande amico di Tonino Accolla che mi ha sostenuto, ed è stato un vero amico. E poi stimo Pino Insegno, Alessandro Rossi, Luca e Monica Ward. E il grande Rocky, Ferruccio Amendola… Li conosco personalmente e li stimo tutti…».

BM: Se ci sarà un Rio 3 ci sarai?
MB: «Senz’altro… anche perché questa volta non c’è dubbio che Miguel sia ancora vivo!!!!».

Guarda il video di Miguel che canta “I Will Survive” con la voce di Mario Biondi:

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