Marvel, Tom Holland risponde alle critiche di Martin Scorsese sui film MCU: «Non sa cosa siano»

Ecco la differenza tra i cinecomic e i "film da Oscar" per la star di Spider-Man

tom holland martin scorsese

Il grande villain della Fase 4 della Marvel per ora non è Kang il Conquistatore, Mephisto o qualche altro personaggio, ma Martin Scorsese. Un colpo di scena meta-cinematografico, alimentato dalle continue polemiche, dai botta e risposta che hanno fatto seguito alle parole del leggendario regista e alla sua lettera in difesa del cinema (e contro i cinecomic).

Non sono mancati, nel corso degli ultimi anni, interventi da parte di colleghi, attori e personalità del mondo del cinema, a volta a favore di Scorsese e altre contro. Per esempio: Jane Campion, regista di Lezioni di Piano e del recente Il Potere del Cane, ha dichiarato di odiare i film Marvel. Di contro, James Gunn ha replicato che Scorsese attaccherebbe i film dell’MCU solo per far pubblicità al proprio. Se il suo vi sembra un parere troppo di parte, ecco allora Paul Schrader, lo sceneggiatore proprio di Taxi Driver e Toro Scatenato, che ha affermato: «Sono cinema. Anche il video di un gatto su Youtube è cinema».

Sulla questione è intervenuto ora “il pezzo grosso” del Marvel Cinematic Universe, ovvero Tom Holland. Indubbiamente ora l’attore è il volto simbolo di tutto il “luna park”, grazie agli incredibili record che sta facendo segnare con Spider-Man: No Way Home. Durante un’intervista, Holland ha tirato di nuovo in ballo Scorsese rispondendo ad una domanda circa l’atteggiamento condiscendente che cineasti e critici riservano nei confronti dei cinecomic. Ha detto:

«Potete chiedere a Scorsese ‘Vorresti fare un film Marvel?’, ma non sa che cosa siano perché non ne ha mai fatto uno. Io ne ho fatti e ho fatto anche altri film che sono stati anche considerati agli Oscar, e l’unica differenza è che [i film Marvel] sono più costosi degli altri. Ma il modo in cui interpreto il personaggio, il modo in cui lavora sull’arco della storia e i personaggi è lo stesso, solo su scala differente. Penso davvero siano arte»

Holland poi ha proseguito dicendo:

«Quando si fanno questi film, sai che bene o male milioni di persone li vedranno, mentre se fai un piccolo film indipendente, se non è davvero buono non lo vedrà nessuno. Quindi c’è un diverso livello di pressione. Potete chiederlo anche a Benedict Cumberbatch o Robert Downey Jr. o Scarlett Johansson – persone che hanno fatto film del tipo ‘valevoli per l’Oscar’ e anche film sui supereroi – e vi diranno che sono la stessa cosa, su scala diversa. E c’è meno spandex nei film da Oscar».

Cosa ne pensate? Chi ha vinto questo round: l’idea di Scorsese che i cinecomic non siano vero cinema, oppure il sistema “proporzionale” di Tom Holland? Fatecelo sapere nei commenti.

Foto: Albert L. Ortega/ Noam Galai (Getty)

Fonte: THR

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