Pierce Brosnan sul suo “licenziamento” dalla saga di James Bond: «Ero completamente shockato. Mi sentivo umiliato»

L'ex 007 spiega come sia stato fatto fuori dal rinomato franchise

Dopo aver semi-bocciato l’ultimo Spectre, Pierce Brosnan torna a parlare del suo ruolo più celebre ad oggi, e stiamo ovviamente parlando di James Bond. In particolare, l’attore ci svela quanto sia stato shockante esser “licenziato” dal franchise in maniera così improvvisa e inaspettata.

Spiega: «Ero alle Bahamas a lavorare su un film chiamato After The Sunset, e i miei agenti mi hanno chiamato per dirmi, “Le trattative si sono fermate. [I produttori Barbara Broccoli e Michael Wilson] Non sono sicuri di ciò che vorrebbero fare. Ti chiameranno giovedì prossimo (..). Barbara e Michael erano al telefono, “Siamo così dispiaciuti”. Lei stava piangendo. Michael era uno stoico e mi ha detto, “Sei stato un grande James Bond. Grazie mille”, e io gli ho risposto, “Molte grazie. Addio”. È stato così. Ero completamente shockato, e mi sentivo licenziato in maniera umiliante».

E come dargli torto? Brosnan, infatti, era reduce da La morte può attendere, che col suo guadagno di 431 milioni di dollari, si rivelò lo 007 più proficuo della storia fino ad allora. Evidentemente, però, la produzione stava già pensando ad un cambio di rotta, con Daniel Craig in attesa dietro l’angolo: qualche anno dopo, sarebbe arrivato Casino Royale, e Bond non sarebbe stato mai più lo stesso.

Fonte: The Guardian

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