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Provocanti, sexy, spaventosi: ecco i film bollenti di Toronto. E c’è anche Horns, con Radcliffe cornuto

Tra i nuovi titoli annunciati, The Green Inferno di Eli Roth e The Dog, sulla storia che ha ispirato Quel pomeriggio di un giorno da cani

Il Festival di Toronto continua ad annunciare anteprime mondiali. Dopo il lunghissimo elenco di titoli reso noto nei giorni scorsi – di cui facevano parte anche 12 Years a Slave con Pitt e Fassbender e The Fifth Estate con Cumberbatch (leggi l’approfondimento) -, nelle ultime ore sono stati  rivelati i film delle due sezioni più calde del Festival: Midnight Madness, dedicata al cinema horror in senso stretto, e Vanguard, che raccoglie opere ufficialmente definite “provocative, sexy… possibly dangerous”. Per finire con i Documentari.

Nel mare di opere e sinossi, abbiamo isolato cinque titoli particolarmente attesi che vi racconteremo in diretta dal Canada, prima di tutti. Best Movie sarà infatti a Toronto per tutta la durata della kermesse (5-15 settembre). Anche se ancora poco noto in Italia (sono pochissime le testate nazionali che lo coprono), il Toronto International Film Festival presenta in pratica tutti i film più importanti dell’autunno, anticipando quello che accadrà la primavera successiva durante la stagione degli Oscar. Qui ad esempio, lo scorso anno sono stati mostrati in anteprima mondiale Il lato positivo, Argo, Cloud Atlas e The Impossible. Ad oggi può essere considerato assieme a Cannes il Festival più ricco e influente del mondo, nonostante l’età relativamente giovane.

Horns
di Alexander Aja, con Daniel Radcliffe e Juno Temple
Da un regista di culto (Alta tensione, Piranha 3D), una miscela di thriller soprannaturale, romance e commedia nera. Storia di Ignatius Perrish, che si sveglia dopo una notte ad alto tasso alcolico e scopre che gli sono cresciute un paio di corna in testa. Corna cui sono associati anche inquietanti poteri: fanno cadere in trance e parlare a ruota libera le persone. Ignatius le userà per cercare di scoprire la verità dietro l’omicidio della sua ragazza…

Sapi
di Brillante Mendoza
Una lotta all’ultimo spettatore tra due canali televisivi filippini, si risolve quando una delle due emittenti decide di documentare alcuni casi di possessione spiritica.
Qui più che la sinossi, colpisce il nome del regista: Brillante Mendoza, autore con la A maiuscola (ha vinto il premio ha Cannes come miglior regista nel 2009), capace di film estremamente disturbanti (Kinatay).

The Green Inferno
di Eli Roth
Un gruppo di studenti del college si spinge nella giungla dell’Amazzonia per una manifestazione di protesta umanitaria. Le buone intenzioni finiscono però ripagate malissimo: vengono rapiti da una tribù di indigeni, gli stessi per i quali manifestavano. Indigeni cannibali… Il ritorno di Eli Roth, a sei anni da Hostel 2.

All Cheerleaders die
di Lucky McKee
Dopo aver scandalizzato il Sundance con il morboso (e fortemente politico) The Woman, il regista del cult May – Lucky McKee – ora ci prova con Toronto. Storia di una adolescente ribelle e solitaria, Maddy Killian, che – dopo una terribile tragedia – si unisce a sorpresa alle cheerleader del suo college. È l’inizio di un incubo che sfocia nel soprannaturale, coinvolgendo sia le ragazze che la squadra di football.

The Dog
di Allison Berg e Frank Keraudren
La storia dietro la storia di uno dei più grandi capolavori della storia del cinema. Nel 1972, John Wojtowicz tenta di rapinare una banca di Brooklyn: vuole i soldi per poter pagare l’operazione di chirurgia che serve al suo compagno per cambiare sesso: è la storia che ispirerà Quel pomeriggio di un giorno da cani. Protagonista del documentario The Dog è proprio Wojtowicz, che racconta la sua vicenda in modo a volte oltraggioso, a volte commovente, a volte comico.

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