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«Quanto ho amato Ant-Man»: George Martin recensisce il cinecomic Marvel

L'autore de Il Trono di Spade ha visto il film con Paul Rudd e Michael Douglas e ha espresso la sua opinione sul suo blog

Dopo essersi concesso un cameo in Sharknado 3, George R.R. Martin è tornato al cinema ma da semplice spettatore. L’autore del Trono di Spade è andato a vedere Ant-Man, film di Peyton Reed con Paul Rudd protagonista che in America è uscito a inizio luglio e in Italia non arriverà prima del 12 agosto. Il responso? Più che positivo. Sul suo blog ufficiale, infatti, lo scrittore ha postato una recensione del cinecomic Marvel (qui c’è la nostra), di cui vi traduciamo alcuni estratti qui di seguito:

«Ho visto Ant-Man e l’ho amato. Sono un vecchio – molto vecchio – fan dei fumetti Marvel e sono stato un po’ deluso quando ho appreso che il protagonista del film sarebbe stato l’Ant-Man di Scott Lang e non quello di Hank Pym, con cui sono cresciuto. Lui, insieme a sua moglie Wasp, per me erano il massimo, una coppia unica in quel mondo di storie in cui il supereroe nascondeva i suoi poteri alla sua ragazza, per proteggerla. Loro due invece condividevano le loro qualità e la cosa mi ha sempre affascinato. (…) Temevo che il film potesse deludermi e invece non l’ha fatto. Paul Rudd è carismatico nei panni di Lang e l’interpretazione di Michael Douglas del vecchio Pym è raffinata. (…) C’è tanto senso dell’umorismo che non sfocia mai in farsa, cosa che mi preoccupava alla vigilia. Tutto è ben bilanciato con la storia, azione ed effetti speciali compresi, a differenza di quanto aveva riscontrato con l’ultimo Avengers, dove i combattimenti per me soffocavano la narrazione. (…) Alcuni parlano del miglior Marvel di sempre, ma io non mi sbilancio così tanto. Piuttosto lo metto solo dopo Spiderman 2, quello di Sam Raimi con Tobey Maguire e Doc Ock. Mi è piaciuto più del primo Avengers e molto più di Age of Ultron, più di Thor e più di Iron Man 2 e 3. Forse, persino più del primo Iron Man.

E quanto ho adorato le formiche! Certo, il film ha i suoi difetti – tipo, dov’è Wasp? – (…) ma per due ore mi sono divertito e tornato tredicenne.»

Fonte: grrmartin.livejournal.com

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