Mentre The Batman domina il botteghino italiano ad una settimana dall’uscita nelle sale, molti fan stanno già sperando in un prossimo capitolo del Cavaliere Oscuro. Matt Reeves e Robert Pattinson dovrebbero aver firmato per una trilogia e il regista ha già detto la sua su un possibile villain per il sequel. Anche l’attore protagonista ha le sue idee, ma sfidiamo qualsiasi fan a prenderle sul serio.

Durante un’intervista, Robert Pattinson ha svelato infatti quale è il suo villain preferito dell’universo di Batman. Nel film appena uscito abbiamo visto Carmine Falcone, il Pinguino, naturalmente l’Enigmista e (senza spoiler) anche un altro celebre cattivo del Pipistrello di Gotham sul finale. Di materiale e personaggi avanzati ce ne sono un’infinità, ma Pattinson è andato a pescare il più improbabile, ridicolo e assurdo dei villain – uno che fa addirittura sembrare Polka-Dot Man un super cattivo sensato.

L’attore ha risposto alla domanda sul villain preferito dicendo: «C’era un cattivo nella serie animata che si chiamava Condiment King». Pattinson parla di Batman: The Animated Series e a quanto pare non è la prima volta, visto che Zoë Kravitz interviene per dire: «Sei proprio fissato con questa cosa…». Il motivo dello scetticismo della collega è presto: Pattinson crede veramente che «un tizio che spruzza senape e ketchup alla gente penso sia davvero una buona idea per un villain».

Nella serie creata da Bruce Timm e Paul Dini Condiment King veniva usato come momento comico grazie a battute a doppio senso come «I knew you’d ketchup to me sooner or later». Il massimo che è mai riuscito a fare, è stato provocare uno shock anafilattico. Una scelta così strana che persino l’intervistatrice è rimasta basita e ha provato a chiedere che cosa succedesse alle persone che venivano spruzzate da Condiment King: «Niente, erano solo coperti di senape».

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Ora, la Warner Bros. sembra incline a dare massima fiducia artistica a Matt Reeves e Robert Pattinson, ma dubitiamo che si spingano fino a questo punto: Condiment King resterà probabilmente una fantasia (alquanto strana) dell’attore.

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