Domani, giovedì 7 marzo 2013, arriverà nelle sale italiane con la sua ultima perla, Il grande e potente Oz, kolossal fantasy con protagonisti James Franco, Mila Kunis, Michelle Williams e Rachel Weisz (leggi la nostra recensione). Recentemente, Sam Raimi è stato intervistato da Vulture e, oltre a parlare del film, ha svelato le ragioni dietro il suo abbandono di due importanti progetti cinematografici, legati a Spider-Man 4 e all’adattamento cinematografico del videogioco World of Warcraft. Riguardo al quarto capitolo dedicato all’Uomo Ragno, il regista ha dichiarato: «Molto semplicemente, avevamo una deadline da rispettare e non sono riuscito a lavorare alla storia nel modo in cui avrei voluto. Ero rimasto molto insoddisfatto si Spider-Man 3, e volevo portare il quarto episodio davvero di un altro livello, di modo che fosse il migliore della saga. Ma non sono riuscito a finire lo script in tempo, così ha detto alla Sony “Non ho intenzione di girare un film tanto per farlo, quindi penso che dovremmo lasciar perdere tutto. Andate pure avanti con il vostro reboot”. Ed Amy Pascal (vicepresidente di Sony) mi ha risposto “Grazie, grazie per non aver permesso allo studio di buttare via dei soldi, apprezzo molto la tua sincerità”. Quindi ci siamo lasciati di comune accordo, ed è stata la cosa migliore per i fan, Spider-Man e la Sony».
Discorso diverso, invece, per la trasposizione sul grande schermo del celebre MMORPG (massive multiplayer online role-playing game) firmato Blizzard, che dal 2001 è riuscito a costruire un franchise di dimensioni sorprendenti. Raimi fu accostato al progetto nel 2010, e al tempo se ne dichiarò entusiasta. Poi, impegnato con le riprese di Oz, è stato costretto a dare forfait, e in cabina di regia è salito Duncan Jones (Moon, Source Code). Ma l’addio di Raimi nasconde un retroscena che il regista spiega in questo modo: «Prima di tutto ho adorato Moon di Duncan Jones, ha molto talento e sono certo che farà un ottimo lavoro. Quanto a me, è una storia un po’ complicata: la Legendary Pictures mi chiese se ero interessato alla cosa e io, da grande fan del videogioco, ho risposto subito di sì, perché pensavo se ne potesse ricavare davvero un gran film. Quindi ho letto un soggetto che avevano scritto i ragazzi di Blizzard, ma per me non funzionava. Volevo scrivere una mia storia con Robert Rodat, e quando l’ho proposta alla Legendary e alla Blizzard, entrambi l’hanno approvata. Poi però, una volta terminata la sceneggiatura vera e propria, abbiamo scoperto che la decisione finale l’avrebbero presa solo quelli di Blizzard, a cui tra l’altro già la nostra prima bozza non era piaciuta. Dopo un lavoro di nove mesi, ci hanno detto “Non ci convince questa storia, e preferiamo procedere a modo nostro”. Quindi Robert ricominciò da zero, ma il lavoro si stava dilungando troppo, così persero la pazienza. Onestamente, perché aspettare così tanto per dirci che la prima storia non andava bene? Avevano forse paura di dirmelo??».
Tranquillo Sam, noi siamo dalla tua.
Fonte: Vulture
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