È Sergio Castellitto il nuovo presidente del Centro sperimentale di Cinematografia.
L’attore e regista presiederà il consiglio di amministrazione in cui siederanno anche Pupi Avati, Giancarlo Giannini, Cristiana Massaro, Andrea Minuz, Santino Vincenzo Mannino e Mauro Carlo Ciampotti.
Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha nominato i primi tre, mentre i restanti sono stati scelti dagli altri ministeri. Già a Venezia Castellitto aveva lasciato intravedere tale scenario, attraverso le seguenti dichiarazioni: «Non nascondo che è un’idea affascinante. L’unica cosa che mi sento di dire è che io non sono un uomo di appartenenza ma di competenza e sicuramente questo è stato recepito».
La proposta del governo di lottizzare il Centro Sperimentale di Cinematografia aveva fatto discutere già quest’estate, quando la modifica con un emendamento, prima accantonato e poi reinserito nel decreto Pubblica amministrazione, aveva sancito l’uscita con le dimissioni della presidente Marta Donzelli e delle consigliere Cristiana Capotondi e Guendalina Ponti.
“Violenza e rozzezza per far fuori la dirigenza” – aveva sentenziato sul caso il regista Nanni Moretti, che su Instagram aveva scritto, a corredo del suo post: «La violenza e la rozzezza con cui il governo ha fatto fuori la dirigenza del Centro Sperimentale di Cinematografia. Del resto, questa è la destra italiana, questo il suo ceto politico e giornalistico».
Il Ministro della Cultura ha dichiarato: «La designazione di un Cda di così alto profilo guidato da una personalità di assoluta qualità umana e professionale come Sergio Castellitto e composto da nomi prestigiosissimi, ci fa capire quanto le polemiche dei mesi scorsi fossero pretestuose. Volevamo elevare la qualità e lo abbiamo fatto».
Nei mesi scorsi gli studenti del Centro Sperimentale avevano protestato contro il decreto governativo che cambiava la governance della Fondazione, introducendo la nomina ministeriale dei componenti del Comitato Scientifico. Alla protesta si erano aggiunti anche grandi nomi come Marco Bellocchio, Paolo Sorrentino, Mario Martone e il già citato Nanni Moretti. Al centro della protesta i dubbi sull’indipendenza e autonomia che potrebbero avere membri di nomina politica.
Fra i presidenti del Centro Sperimentale di Cinematografia si sono succeduti negli anni Roberto Rossellini, Giovanni Grazzini, Lina Wertmüller, Orio Caldiron, Lino Miccichè, Francesco Alberoni, Stefano Rulli e Felice Laudadio.
QUI IL POST CHE ERA STATO CONDIVISO DA NANNI MORETTI (per visualizzarlo occorre essere loggati a Instagram)
Foto: Vittorio Zunino Celotto/Getty Images for RFF
Fonte: Centro Sperimentale di Cinematografia – Fondazione CSC, Sentieri Selvaggi
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