Sin City: Una donna per cui uccidere, Eva Green sulla censura: «Aspettate di vedere il film… è pure in 3D!»

L'attrice torna a parlare dei problemi legati alla campagna promozionale dell'atteso sequel di Robert Rodriguez e Frank Miller

Detto chiaramente, cosa ci può fare Eva Green se è una delle donne più sensuali del Pianeta? In più, è anche molto brava, e basti vedere la sua performance nella prima stagione di Penny Dreadful (citando un esempio recentissimo) per averne la conferma. Le sue forme sono perfette per una storia come Sin City, che sin dalle pagine dei fumetti di Frank Miller è caratterizzata da fisici debordanti, maschili e femminili.

I giochi marcati di luci e ombre della saga si adattano perfettamente al suo corpo, ma per la censura, evidentemente, un po’ troppo. Prima Dimension Films ha dovuto smussare le trasparenze del suo character poster per far sì che venisse approvato dalla MPAA, ora ABC si è rifiutata di mandare in onda il trailer del sequel Una donna per cui uccidere perché «troppo sexy per la tv». Decisioni quanto meno discutibili, su cui l’attrice è tornata recentemente, nel corso di un’intervista a E! Online: «È ridicolo, non si vede niente! Che aspettino di vedere il film allora… è pure in 3D! Godetevelo, non so se mi spiego…».

Il 2 ottobre prossimo seguiremo il suo consiglio. Senza scandalizzarci e scappare dalla sala quando la sua Ava Lord entrerà in scena.

Leggi la nostra intervista a Eva Green (qui ne trovate un estratto) su Best Movie di agosto (clicca sulla cover per sfogliare il magazine in anteprima):

Fonte: E!

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