Star Wars, Lawrence Kasdan: «Vi rivelo come trovare il perfetto giovane Han Solo!»

Lo storico sceneggiatore della saga ci spiega la ricetta per vestire degnamente i panni da 20enne del personaggio interpretato da Harrison Ford

Star Wars: Il risveglio della Forza (leggi la nostra recensione) è in sala da più di 24 ore, con un ottimo esordio al box-office italiano. L’Episodio VII è stato sceneggiato dallo storico Lawrence Kasdan, che saluterà per sempre la Galassia Lontana Lontana dopo la stesura dello script del film antologico su di un giovane Han Solo, che sarà diretto da Phil Lord e Chris Miller.

In merito, Kasdan ha rivelato a Vulture quali sono a suo avviso i “canoni” che un attore dovrebbe rispettare per vestire  i panni della giovane incarnazione dell’amatissimo personaggio interpretato da Harrison Ford: «È essenziale trovare qualcuno che somigli a Harrison, ma che non sia una sua totale copia. È lo stesso principio che si adotta nelle trasposizioni dei libri: non vuoi riportare ogni parola, quanto piuttosto metterci anche del tuo per riproporne l’essenza al cinema. Però il procedimento non è così facile se parliamo di Harrison Ford, che ha caratteristiche davvero specifiche. È come Spencer Tracy: come sarebbe lui da giovane?».

Kasdan ha poi parlato dell’idea per questo film, che George Lucas voleva già fare prima di vendere la LucasFilm alla Disney, parlando anche di come sia difficile mantenere segreto qualsiasi progetto in un mondo ormai connesso dai social network: «Oggi tutto è diverso, se pensiamo che esiste Twitter ad esempio, la Morte Nera di Internet. Un tempo, quando confezionavi un trailer, la gente poteva vederlo solo al cinema. Adesso diffondi una foto e in pochi minuti ha già fatto il giro del mondo. Rilasci un trailer è in un secondo hai già raccolto 80 milioni di visualizzazioni. Per non parlare di rumor o spoiler, che raggiungo almeno il doppio della cifra. Certe cose non accadevano in passato. È una cosa davvero dolorosa per chi cerca di mantenere dei segreti su franchise importanti, ma non lo è per il mondo in sé».

Fonte: Vulture 

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