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Tonya, la vera storia della pattinatrice e della sua rivale Nancy Kerrigan a cui fracassarono il ginocchio prima delle Olimpiadi

Il biopic con protagonista Margot Robbie arriverà nelle sale il 29 marzo

Tonya, la vera storia della pattinatrice e della sua rivale Nancy Kerrigan a cui fracassarono il ginocchio prima delle Olimpiadi

Il biopic con protagonista Margot Robbie arriverà nelle sale il 29 marzo

Margot Robbie in Tonya

Tonya, biopic con protagonista Margot Robbie (leggi qui la nostra intervista all’attrice) nei panni della campionessa di pattinaggio sul ghiaccio Tonya Harding sarà a brevissimo nelle sale (a partire dal 29 marzo). Il film diretto da Craig Gillespie si è aggiudicato un Oscar come Miglior attrice non protagonista per Allison Janney, qui impegnata a interpretare la madre dell’atleta. 

Ma qual è la vera storia dietro alla pattinatrice statunitense che è diventata famosa più per il gossip che per i suoi meriti sportivi? In realtà l’unico trofeo degno di nota nel palmares della Harding è l’argento conseguito ai Mondiali del 1991. Mentre la pattinatrice è divenuta famosa purtroppo per un fatto non legato alle sue evoluzioni sul ghiaccio. Stiamo ovviamente parlando dell’aggressione a Nency Karregan del 1994. Tonya Harding e la Karregan erano acerrime rivali ed entrambe in lizza per il Campionato nazionale. Dopo un allenamento, quest’ultima fu vittima di un’aggressione in cui le venne fracassato un ginocchio. 

Dalle indagini risultò che l’aggressore era stato pagato da Jeff Gillooly (che nel film ha il volto di Sebastian Stan), al tempo marito di Tonya, per mettere l’atleta fuori gioco. Gli inquirenti riuscirono addirittura a collegare la Harding a quanto accaduto e la Federazione Americana di pattinaggio era già pronta ad espellerla. Ma quando Tonya minacciò una causa legale per miliardi di dollari (le prove non erano così schiaccianti), tutto venne congelato e all’atleta venne permesso di partecipare alle Olimpiadi di Lillehammer – dove oltretutto ottenne una performance opaca, da ottavo posto, mentre la rivale Nency, che nel frattempo si era ristabilita, portò a casa l’argento.

La faccenda però era tutt’altro che chiusa: Tonya Harding nel marzo del ’94 decise di pagare una multa di 160 mila dollari per non essere processata, nonostante – imperterrita – abbia sempre continuato a sostenere la propria innocenza. A quel punto però la Federazione decise di bandirla a vita da qualsiasi competizione ufficiale, ponendo fine in maniera irrimediabile alla sua carriera.  

Qualcosa di buono, sul ghiaccio, in realtà Tonya lo ha fatto. La stagione più brillante è stata quella del 1991, anno in cui vinse i campionati nazionali grazie ad un triplo axel che le valse il massimo punteggio tecnico. Nata a Portland nel 1970, Tonya Harding ha pure partecipato a un film dal titolo Breakaway (nel 1996), e per un paio d’anni ha anche tentato la carriera sul ring indossando i guantoni… Una parentesi brevissima (dal 2002 al 2004) a causa dell’asma cronica di cui ha sempre sofferto.

 

Foto: © Lucky Red

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