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Torna Il Corvo, grazie alla penna di Nick Cave

Il reboot del film che nel 1993 vide Brandon Lee morire tragicamente sul set sarà sceneggiato dal cantante australiano Nick Cave

Sulle sponde di Hollywood non è infrequente che approdino anche le rockstar… ma più nel ruolo di attrici e attori che in quello di sceneggiatori. L’eccezione viene dalla terra dei canguri: il cantante australiano Nick Cave, leader della rock band Nick Cave and the Bad Seeds, ha ricevuto l’incarico di stendere la sceneggiatura del reboot de Il Corvo, il film che nel 1993 costò la vita a Brandon  Lee (figlio del leggendario Bruce) per colpa di una pistola di scena che anziché essere caricata a salve conteneva un proiettile vero (e fu solo grazie agli effetti speciali che la pellicola poté essere completata, come vi abbiamo raccontato  nella puntata 32 di Cinema ad effetto).
La nuova versione cinematografica del fumetto creato da James O’Barr, diretta da  Stephen Norrington (La leggenda degli uomini straordinari, Blade), all’inizio doveva essere scritta dallo stesso regista, il quale però ha deciso ora di avvalersi della penna di Cave per il suo progetto,  stando a quanto pubblicato da The Wrap. Crisi creativa? La cosa certa è che la scelta di Nick Cave non è così azzardata come potrebbe sembrare, dal momento che il musicista ha già al suo attivo due sceneggiature:  Ghosts… of the Civil Dead e il western La proposta, oltre ad aver composto la colonna sonora per L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford e The Road. Senza contare lo script di un sequel mai andato in porto (almeno finora) de Il gladiatore, ambientato in varie epoche storiche, nel quale il generale Massimo torna sulla Terra, in missione per conto degli dei, sperando di ritrovare la moglie e il figlio smarriti nell’aldilà (è chiaro che in quanto a fantasia, Cave evidentemente ritiene che “meglio abbondare che scarseggiare”). Per chi mastica l’inglese e vuole togliersi la curiosità, un riassunto dettagliato della sceneggiatura di questo Gladiatore 2 può essere letto su Gone Elsewhere.

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