True Detective, Fukunaga sulla seconda stagione: «Non mi hanno mai cercato»

Il regista descrive il suo non coinvolgimento nei nuovi episodi della serie, conclusi a inizio agosto: un suo maggiore apporto avrebbe potuto risparmiare qualche critica?

La seconda stagione di True Detective si è conclusa senza quel botto promesso da HBO alla vigilia. Il season finale non ha salvato la serie dalle critiche della stampa americana, che quest’anno non è certo andata giù leggera nei confronti di Nic Pizzolatto e soci. Cary Fukunaga, la cui regia aveva convinto tutti nella prima stagione, stavolta ha agito solo da produttore esecutivo e parlando con Variety ha commentato il suo coinvolgimento negli episodi da poco terminati: «Non sono stato praticamente coinvolto. In caso di necessità avrei dato la mia disponibilità, ma non mi hanno mai cercato, quindi deduco che non abbiano mai avuto bisogno di me».

Che Fukunaga non sarebbe stato il regista della seconda stagione lo si sapeva da tempo, ma col senno di poi è lecito chiedersi se un suo maggiore coinvolgimento avrebbe potuto risparmiare qualche critica allo show, che ora, se venisse confermata una terza stagione (ipotesi più che probabile), è chiamato a un importante riscatto.

Mentre True Detective cerca di rimettere insieme i suoi pezzi, Cary è pronto a presentare il suo Beasts of No Nation in concorso sia all’imminente Mostra del Cinema di Venezia, che alzerà il sipario mercoledì 2 settembre (Best Movie, ovviamente, la seguirà giorno per giorno, anche con un inviato speciale: Claudio Di Biagio), sia al Festival di Toronto (10-20 settembre).

Fonte: Variety

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