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Tutte le accuse di Uma Thurman a Tarantino sul NY Times. La traduzione completa in italiano

L'attrice racconta come i contrasti con il producer Harvey Weinstein hanno guastato i rapporti con il regista

Tutte le accuse di Uma Thurman a Tarantino sul NY Times. La traduzione completa in italiano

L'attrice racconta come i contrasti con il producer Harvey Weinstein hanno guastato i rapporti con il regista

Uma Thurman ha di recente dichiarato di essere stata una delle vittime di Harvey Weinstein. Accuse a cui non solo questa volta il produttore hollywoodiano ha risposto, ma che ritiene oltretutto possano essere usate in tribunale per rivalersi nei confronti dell’attrice (qui tutti i dettagli).

Nell’intervista rilasciata dalla Thurman al New York Times, in cui viene spiegato nel dettaglio cosa è accaduto tra lei e il noto produttore hollywoodiano, la donna racconta anche come i conflitti tra lei e Weinstein abbiano compromesso pesantemente anche il suo rapporto con il regista Quentin Tarantino, al punto da costringerla, nel corso di uno degli ultimi shoot sul set di Kill Bill, a girare una sequenza talmente pericolosa da mettere a repentaglio la sua sicurezza. 

Stavano girando in Messico e, dopo nove mesi di riprese, mancavano solo quattro giorni al termine della lavorazione. Tarantino chiede alla Thurman di guidare personalmente l’auto cabrio con cui sta attraversando il deserto per raggiungere Bill. La crew la informa che l’auto è stata riconfigurata per poter essere guidata con un cambio automatico, ma che non è in buone condizioni. A quel punto la Thurman domanda di essere sostituita da uno stunt, ma la produzione nega la sua richiesta.

Di seguito vi riportiamo la traduzione delle dichiarazioni rilasciate da Uma Thurman al New York Times.

«Quentin è entrato nella mia roulotte e non voleva sentirsi dire no, proprio come ogni regista», ha dichiarato l’attrice, «Era furioso perché gli avevo fatto perdere un sacco di tempo. Ma io ero molto spaventata e lui mi ha risposto “ti garantisco che la macchina è a posto ed è un pezzo di strada completamente dritta”. Insomma alla fine mi ha convinta e poi mi ha detto: “Devi raggiungere almeno le 40 miglia orarie perché il vento ti deve scompigliare i capelli in maniera credibile, altrimenti dovremo rifarla”. Ma io ero a bordo di una bara su ruote, il sedile non era avvitato correttamente, era una strada sterrata e oltretutto non era affatto dritta».

Durante la scena la Thurman ha un incidente e c’è un video, ripreso da una camera montata sull’auto, che lo prova, mostrando la vettura che si schianta contro una palma. 

«Il volante mi è finito nello stomaco», ha raccontato l’attrice, «e le mie gambe erano rimaste incastrate, ho provato parecchio dolore e ho pensato: “O mio Dio, non camminerò mai più!”. Quando sono tornata dall’ospedale indossavo un collare, avevo le gambe ferite e un grosso trauma alla testa. Ho voluto vedere l’auto e mi sono davvero arrabbiata. Io e Quentin abbiamo litigato parecchio, l’ho accusato di aver tentato di uccidermi. E lui era molto turbato da questo, comprensibilmente, perché ovviamente non si sentiva di averlo fatto».

La Thurman ha ottenuto il video dell’incidente solo 15 anni dopo e per averlo ha dovuto firmare a Miramax un documento in cui rifiutava di rivalersi su di loro per danni.

«Con Tarantino siamo rimasti in pessimi rapporti per anni, eravamo insieme per promuovere il film ma tra noi c’era il gelo totale. Nel 2004 abbiamo avuto un terribile litigio alla Soho House di New York proprio perché non era intenzionato a restituirmi quel video. Dopo quell’incidente praticamente ai loro occhi sono passata dall’essere una performer capace di un’incredibile contributo artistico a uno strumento rotto».

La Thurman ha anche aggiunto che durante la lavorazione di Kill Bill, Tarantino ha dato dimostrazione di sadismo, sputandole in faccia al posto di Michael Madsen e circondandola con una catena nella scena in cui l’adolescente Gogo cerca di soffocarla. 

 

Foto: © Getty Images

 

 

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