Arriva nelle sale oggi, giorno di San Valentino, Un’avventura, prodotto da Los Hermanos e Lucky Red con Rai Cinema: un progetto che si prefigge l’obiettivo di realizzare un musical in piena regola all’interno della nostra industria cinematografica, con una storia sentimentale guidata dalle canzoni di Lucio Battisti e Mogol. Dei brani intramontabili che il film intende omaggiare e riportare alla ribalta (qui potete leggere la nostra recensione).
Un repertorio di grandi classici della musica leggera italiana, in verità ancora oggi molto citati e ricordati anche dalle generazioni più giovani, per raccontare la vicenda di Matteo (Michele Riondino) e Francesca (Laura Chiatti), due innamorati che si perdono e si ritrovano, rincorrendosi e tentando di realizzare i propri sogni. Lui è un meccanico che scrive canzoni d’amore, lei una ragazza della provincia pugliese degli anni ’70 tornata al paese natio dopo aver girato il mondo per cinque anni, inseguendo da vicino il fermento di quell’epoca e stazionando a Londra.
Alla sceneggiatura c’è Isabella Aguilar, che in occasione della presentazione del film alla stampa ha raccontato la genesi dell’idea: «Scrivere Un’avventura è stata una sfida che i produttori mi hanno lanciato e che ho raccolto con entusiasmo. Mi ha ispirato non solo Across the Universe ma anche Mamma mia! e il confronto diretto con Mogol mi ha dato sostegno e non mi ha fatta sentire sola nell’impresa. Non ci sono state deviazioni lungo il percorso, ma è stato un processo naturale, per quanto lento e impegnativo».
Le fa eco il regista Marco Danieli, alla sua opera seconda dopo l’esordio La ragazza del mondo, nel quale aveva già avuto Riondino come protagonista: «Isabella ha cercato una storia adatta per tessere questa tela, guidata dalle canzoni e che le canzoni dovevano a loro volta indirizzare. Quando mi hanno proposto questo bizzarro film ho accettato subito, perché le canzoni di Mogol e Battisti sono un patrimonio condiviso e mi andava di confrontarmi con un simile impegno, scovando insieme a Mogol e a Isabella drammaturgie nuove e significati profondi. A seconda del contesto le canzoni sono state anche cambiate di senso, come nel caso di Balla Linda o di Acqua azzurra, acqua chiara, dove abbiamo destrutturato strofa e ritornello».
Michele Riondino, Valeria Bilello, Laura Chiatti, Thomas Trabacchi al photocall (Foto: Getty)
Per Mogol, grande paroliere di Battisti e autore di tanti classici della musica italiana, Un’avventura è stato invece un regalo inaspettato: «Ho visto il film e ne sono rimasto piacevolmente sorpreso. Si tratta di qualcosa di vivo, con dentro la stessa pienezza delle mie canzoni, dove ho sempre parlato delle storie che ho vissuto o visto vivere ad altri, in verità senza alcuna fantasia. Ci si casca dentro grazie agli attori e alla regia, ed è il più bel regalo che io e Lucio abbiamo ricevuto. Non so dire cosa avrebbe pensato del film se fosse stato ancora vivo, ma credo che all’uomo che ho conosciuto, essendo pieno di vita, sarebbe piaciuto molto. Sono stato il suo più grande fan e lui il più grande fan dei miei testi».
La sfida, vocale e fisica, ha riguardato naturalmente anche gli attori, impegnati in delle coreografie curate da un professionista del settore come Luca Tommassini. «Nelle canzoni di Battisti c’è tutto il materiale per raccontare una storia d’amore pura, vera, reale – aggiunge Riondino – Un’avventura è il racconto di un amore che per essere tale deve passare sui “cadaveri”, sui residui di altre storie d’amore. Attraverso delusioni, tradimenti e tutti quelle narrazioni che hanno fatto parte del grande patrimonio condiviso delle canzoni di Mogol e Battisti. Non avrei mai smesso di fare le prove per questo film, anche se fare un musical non è certamente qualcosa che rientra nelle mie corde».
Il personaggio di Laura Chiatti, dal canto suo, non poteva che chiamarsi Francesca ed essere «una ragazza dalle bionde trecce, gli occhi azzurri e poi…», come ironizza l’attrice citando La canzone del sole, che però, insieme ad altri brani arcinoti del repertorio dei due artisti (Emozioni, Mi ritorni in mente) non ha trovato posto nel prodotto finito. «La proposta di fare questo film per me è stata fin da subito attraente. In teatro non me la sono mai sentita di fare un musical e dunque è stato bello pensare di proiettare questo sogno al cinema. I riferimenti ovviamente sono La La Land e Chicago e se pensi a quelli ti scoraggi, pensi di non essere all’altezza. Ma la componente musical di Un’avventura per fortuna non è visionaria, ma realistica».
Nel cast del film anche Thomas Trabacchi nei panni di Pietro, datore di lavoro di Francesca presso un’agenzia pubblicitaria, e Valeria Bilello nel ruolo di una donna di nome Linda, collega di lavoro di Matteo, per la quale la canzone Bella Linda è stata trasformata in un brano «quasi beatlesiano», come precisa il compositore Pivio De Scalzi, che insieme ad Aldo De Scalzi ha curato il nuovo arrangiamento dei brani appositamente per il film.
Alla stessa maniera Non è Francesca è diventata una sorta di tango della gelosia, mentre Dieci Ragazze un pezzo da discoteca in doppia versione, dal punto di vista di lei e da quello di lui. A Un’avventura ha collaborato infine anche Diodato, cantautore italiano, fresco di duetto con Ghemon sul palco di Sanremo, che in passato aveva realizzato un album di cover di canzoni italiane degli anni ’60. Al suo interno nessun brano di Battisti, ma in compenso un capolavoro firmato proprio da Mogol come La voce del silenzio.
Foto: Getty Images
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