A qualche giorno dall’uscita nelle sale di X-Men: Dark Phoenix, il regista e sceneggiatore Matthew Vaughn – attualmente al lavoro sul franchise di Kingsman – è tornato a parlare del suo cinecomic del 2011, X-Men – L’inizio, rivelando i suoi piani iniziali per una trilogia e le ragioni che lo spinsero, in seguito, ad abbandonarla.
A sorpresa, scopriamo che l’autore avrebbe voluto realizzare un film ambientato negli anni ’70 con protagonista un giovane Wolverine, interpretato da Tom Hardy:
«Questo è uno dei motivi per cui non ho voluto continuare, perché non mi hanno ascoltato. I miei piani iniziali erano quelli di fare X-Men: L’inizio e poi andare avanti con un giovane Wolverine negli anni ’70, così da approfondire anche gli altri personaggi e presentarli come si deve prima del capitolo finale, il terzo, Giorni di un futuro passato. Cosa c’è di meglio che mettere insieme McKellen, Fassbender, Stewart e McAvoy? E pensai che sarebbe stato fantastico ingaggiare Tom Hardy, o magari qualche altro attore, per fargli interpretare Logan da giovane. La Fox lesse la sceneggiatura e disse “oh ma è fantastico, facciamolo subito!”. Solo che poi io gli chiesi “ok, ma dopo il primo cosa farete? Dovrete fidarvi di me, non ci sono altri modi”. Invece hanno fatto subito dopo Apocalypse. Non capiscono bene i ritmi lenti, i piccoli passi. Loro corrono a 100 all’ora fissando lo specchietto retrovisore, e poi non capiscono perché si sono schiantati.»
Insomma, Vaughn aveva pianificato una vera e propria trilogia dopo X-Men – L’inizio, che sarebbe stato seguito da un prequel che ci avrebbe fatto conoscere in maniera più approfondita i personaggi, per poi chiudere le loro avventure con un terzo ed ultimo titolo. Certo che la cosa ci stuzzica e non poco! Anche perché sarebbe stato veramente interessante vedere Tom Hardy nei panni di Wolverine negli anni ’70. Voi cosa ne pensate?
Fonte: CS
© RIPRODUZIONE RISERVATA