7 minuti: la recensione di cineluk

7 minuti – Avanti popolo, alla riscossa

Una fabbrica sta vendendo. I nuovi proprietari d’Oltralpe hanno comunicato le loro intenzioni. Nessuno perderà il posto. Nessuna porta verrà chiusa. Questo almeno se le 11 delegate sindacali che rappresentano il pensiero delle oltre trecento dipendenti accetteranno di togliersi sette minuti dai 15 complessivi di pausa pranzo. Chi non accetterebbe? Ispirato a fatti realmente accaduti a Yassingeaux (Francia) e basato sul testo teatrale di Stefano Massini, è sbarcato sul grande schermo 7 minuti (2016, di Michele Placido), film presentato al Festival del Cinema di Roma. Italia, 2016. L’esperta delegata sindacale Bianca (Ottavia Piccolo) è a colloquio con la nuova e vecchia dirigenza dell’azienda tessile ove lavora da oltre trent’anni. Parole e convenevoli si sprecano. Finalmente la donna esce. Ha con sé una busta. Dovranno votare SI o NO l’offerta di madame Rochette (Anne Consigny). Tutto resterà uguale. La sola richiesta (pretesa) è la rinuncia a pochi minuti di pausa pranzo. Partono risate, telefonate. Si rilassano tutte, non lei. Bianca è preoccupata e prima della votazione ufficiale chiede di riflettere. Conti alla mano, ogni mese la proprietà guadagnerà 900 ore di lavoro gratuito fra tutte le dipendenti. 900! Oggi sette minuti e domani? Gli umori cambiano. Il fronte si spacca. Il potere divide il popolo. Una formula che funziona dalla notte dei tempi. “Non possiamo o non vogliamo fare niente?” chiede Bianca. Il problema è sempre lì. Il potere sa bene che la “manovalanza” non può permettersi di perdere l’impiego e forte della propria posizione, chiede sapendo bene di avere partita facile. Ma che succederebbe se il popolo rispondesse unito e deciso? Quel arringante “come un sol uomo” con cui spronava i propri “morituri” Massimo Decimo Meridio (Russell Crowe) è una legge non scritta. Valeva allora tra le tigri del Colosseo e così ancora oggi tra i canini dell’economia più subdola. Ottimo il cast, a cominciare da Ambra Angiolini, nel miglior ruolo della carriera. Notevoli anche Ottavia Piccolo, Violante Placido e Maria Nazionale. 7 minuti (di Michele Placido) è un film da vedere. Un film di cui suggerisco la visione in particolare al regista americano Michael Moore, il cui recente Where To Invade Next (2016) è quanto di più bugiardo ci sia sul tema del lavoro italiano. 7 minuti di Michele Placido al contrario è un film duro, veritiero e intelligente. Avanti popolo, alla riscossa.

voto: 5/5

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