Abduction: la recensione di Alice Zampa

Jason Bourne al liceo. Potrebbe essere questo il riassunto di Abduction, il thriller d’azione firmato da John Singleton (2 Fast 2 Furious; Four Brothers) pensato per un target giovane che mescola suspence, mistero e adrenalina. Un film sulla ricerca della propria identità e delle proprie radici che strizza l’occhio al pubblico teen, scegliendo come protagonista il pettoruto Taylor Lautner, amatissimo dalle fan della Saga di Twilight che potranno tornare ad ammirare (addirittura entro i primi 15 minuti del film) quei muscoli di cui l’attore (19 anni) ha già fatto largo sfoggio nei  panni del licantropo Jacob. Accanto a lui un’altra giovane recluta del firmamento hollywoodiano: Lily Collins (figlia del cantante Phil) che rivedremo nei panni di novella Biancaneve in The Brothers’ Grimm: Snow White di Tarsem Singh. Anche l’ambientazione “high school” in cui si muovono i protagonisti in tutta la prima parte del film è un gancio pensato per il pubblico di adolescenti, tra feste in piscina, liti tra coetanei e compiti a casa da fare con la compagna per la quale si ha una cotta. Esattamente quello che accade a Nathan (Launtner) che, durante lo svolgimento di una tesina insieme a Karen (Collins), scoprirà su un sito di bambini scomparsi la propria foto da ragazzino. Da questo momento comincerà per lui e per la malcapitata compagna di sventura una lunga e adrenalinica corsa verso la scoperta della verità. Una ricerca che coinvolgerà la CIA, agenti russi e una serie di “amici” tra i quali bisognerà riconoscere i veri nemici.

Per lo spettatore adulto sulla carta non mancherebbero i motivi per la visione: nel cast appaiono infatti nomi di un certo calibro come Alfred Molina e Sigourney Weaver. Purtroppo però la loro presenza non è sufficiente a garantire un prodotto che possa soddisfare a pieno le aspettative di un appassionato del genere spy, che molto probabilmente troverà piuttosto scontati o improbabili alcuni sviluppi della trama e troppo macchiettistici certi personaggi. Anche l’interpretazione dei due giovanissimi mostra qualche caduta di tono che tradisce l’atmosfera del film. Insomma, la strada per aggiudicarsi il titolo di nuovo “action-man” per Lautner è ancora lunga…

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Mi piace
Il tentativo di accostare il genere spy-action ad un’ambientazione teen.

Non mi piace
Alcune scelte scontate degli snodi narrativi e la scrittura “fuori tono” di molti dialoghi.

Consigliato a chi
Alle fan di Taylor Lautner e al pubblico di giovanissimi che amano i film ad alto tasso adrenalinico.

Voto: 2/5

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