” Pensavo che scimmie diverse da uomini. Ma scimmie uguali a uomini”. Le parole di Cesare sono l’essenza e la chiave di lettura dell’opera (convivenza o conflitto ). Ma prima mettiamo un po’ d’ordine dicendo subito che la nuova saga iniziata con L’alba e proseguita con questo Revolution e’ slegata dalla continuity della storica franchise con Charlton Heston,fatta eccezione per la tematica e la filosofia di fondo. Quindi nuova serie, senza viaggi spaziali e temporali, inaugurata da L’alba che funge da reboot ma sopratutto da prequel per questo Revolution. Prequel un po’ zoppicante a dire il vero, che gettava le basi per l’ascesa a leader di Cesare, scimmia figlia di manipolazioni genetiche che acquisisce piano piano un intelligenza superiore e perfino l’uso della parola e che lotterà per la libertà della sua razza, lontano dalle gabbie, dagli esperimenti e dai maltrattamenti. Caoticamente l’alba si chiudeva con l’arrivo di un virus, che sapeva tanto di Resident Evil, lasciando così molti interrogativi sul futuro. Ed e’ proprio il virus lo snodo narrativo dal quale riparte Revolution, il quale beneficia subito del cambio del regista con l’arrivo di Reeves ( la battaglia finale deve molto nel montaggio ad suo vecchio gioiellino, vale a dire Cloverfield) che imprime un ritmo non forsennato ma giusto nel carpire le dinamiche di una eventuale convivenza tra le due razze. Si perché dopo 15 anni il virus si è rivelato sia letale ,debellando il genere umano, tranne alcuni casi di immuni, sia innocuo per le scimmie, anzi forse se possibile alimentando ancora la loro forza e intelligenza. Entrambe inconsapevoli della sopravvivenza altrui e decise a puntare a un controllo di ciò che rimane della nazione , cercheranno un nuovo inizio ma anche di rivendicare la propria libertà di vivere in un regno indipendente. In quest’ottica sarà letale il contatto, inevitabile, che si ristabilirà tra le due razze, con Cesare deciso a mantenere l’equilibrio sociale raggiunto dalla sua specie e il capo morale della resistenza umana pronto a una forma di convivenza. Ma saranno le frange interne a rovinare la liason e a far scoppiare l’inevitabile scontro, con gli umani da una parte decisi a riportare l’uomo in cima alla scala evolutiva, e le scimmie pronte ad eliminare il nemico onde evitare una nuova era di schiavitù. Una lotta che rende tutti uguali, tutti vittime e carnefici, dove il diverso e’ qualcosa che non puoi accettare ma solo distruggere
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