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Captain America: The Winter Soldier: la recensione di adamolavigna

Captain America: The Winter Soldier: la recensione di adamolavigna

egli ultimi anni, con l’ascesa in prima persona della Marvel nell’universo hollywoodiano , sia per quanto riguarda la produzione ma sopratutto nella scelta degli attori ( Robert Downey E’ Iron Man, Hemsworth E’ Thor! ) e delle sceneggiature ,che seguono il filo logico dei crossover che hanno da sempre caratterizzato le loro pubblicazioni cartacee, il mondo dell’entertainment dei cinecomics ha subito una rivoluzione epocale che ha portato ogni uscita della storica casa editrice a diventare un evento per ogni fascia d’età. L unico rischio che si può correre e’ la sovraesposizione, inflazionare troppo il mercato con uscite ravvicinate non all’altezza , ma ancora una volta l’ennesimo gioiello del movieverse marvelliano zittisce tutti. Stavolta tocca al Capitano, a mio parere dopo Hulk il franchise più debole dell’universo dei vendicatori, che torna, dopo un primo episodio bello ma non esaltante , con due ore e passa di furioso action che ridisegnano completamente il personaggio , con effetti speciali e Cgi ridotti all’osso per rendere più dinamico ed integrante questo thiller politico, fatto di cospirazioni e colpi di scena a non finire, sapientemente mixato tra la solita dose di ironia e di intrattenimento che ha caratterizzato le precedenti uscite, con nuovi Villain e altri personaggi finalmente “centrali” ( che siano un tramite per il nuovo Avengers ?) come vedova nera ( la sempre meravigliosamente burrosa Scarlett Johansson ). E per finire giusta dose di introspezione per il Capitano, che finalmente ( cosa che era mancata fino ad oggi ) rende omaggio al personaggio più articolato, più combattuto e profondo, con più cuore e stomaco dello S.H.I.E.L.D.

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