Code Name Geronimo: la recensione di Paolo Sinopoli

Com’è stato scovato l’uomo più ricercato sulla faccia della Terra? Code Name Geronimo ci porta dietro le quinte di quella lunga catena di eventi che ha portato alla morte di Osama Bin Laden, leader di Al-Qaida e autore dell’attentato alle Torri Gemelle. Il film segue le indagini in Afghanistain di due agenti della CIA, incaricati di fare delle ricerche sull’edificio che potrebbe ospitare il noto terrorista, le analisi dei vertici di Langley, alla ricerca di una prova che possa giustificare un attacco, e l’addestramento di una squadra militare americana che finirà per compiere un blitz mirato a uccidere Bin Laden.

Nonostante il lodevole tentativo di svelare un punto di vista inedito sulla morte di Bin Laden, gli elementi forniti sono tuttavia piuttosto superficiali e chi si è informato a suo tempo tramite i quotidiani ne saprà abbastanza da non restare particolarmente colpito. Non stupisce nemmeno l’approccio documentaristico, didascalico e povero di colpi di scena, e non è un caso che il film sia stato realizzato proprio per venire distribuito negli Usa sul piccolo schermo. Non spicca, infatti, la storia di nessun personaggio in particolare, nonostante qualche minuto iniziale in cui veniamo a conoscenza del dramma vissuto da Cam Gigandet e la presenza di William Fichtner.

Nel complesso, però, Code Name Geronimo è un film godibile che finisce paradossalmente più per intrattenere il pubblico, piuttosto che per approfondire eventi ancora poco chiari, come le circostanze della morte di Bin Laden.

Guarda il trailer e leggi la trama

Mi piace:

L’alta qualità di un film pensato per la tv che riesce comunque non sfigurare sul grande schermo.

Non mi piace:
La superficialità con cui vengono raccontati gli eventi ancora poco chiari che hanno portato alla morte di Bin Laden.

Consigliato a chi:
Non ha seguito sui media la morte del leader di Al-Qaida e vuole farsi un’infarinatura generale sull’accaduto.

Voto:
3/5

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