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Cowboys & Aliens: la recensione di Frenck Coppola

Cowboys & Aliens: la recensione di Frenck Coppola

Scegliere oggi di vedere un film come Cowboys and Aliens significa andare in contro ad un genere che non a tutti può piacere, mischiare insieme vecchio western e ultramoderni alien movies di certo non è una scelta molto convenzionale per il cinema sia attuale che del passato, ma la sfida mi piaceva e lo accettata senza battere ciglio.
Un’aiuto alla scelta è arrivato di certo dal nome del regista, Jon Favreau, per me uno dei registi moderni con più occhio per mondo dell’action senza però tralasciare al contempo sentimenti e temi profondi.

Ho apprezzato Jon nei due Iron Man per il lavoro svolto con il personaggio controverso di Tony Starks, ancor prima ne avevo visto le potenzialità nel fantascientifico per famiglie Zathura.
In Cowboys and Aliens, Jon fa uso di tutto il suo talento per conciliare la fantascienza ad un genere più classico come quello del western senza però dimenticare le origini fumettistiche della storia.
A mio parere se il film un pò ha sofferto buchi di sceneggiature o momenti di vera noia, specialmente nella prima parte, non è per colpa sua, la sceneggiatura ha avuto un pò troppe mani (Orci, Kurtzman, Lindelof, Fergus e Otsby) situazione che alla lunga non ha fatto altro che creare confusione.
Il cast è un pò la croce e la delizia del film, per esempio io amo Daniel Craig come James Bond, ma in questo ruolo è sembrato un pò troppo serio e molto lontano da tutti i personaggi principali dei film di Favreau, carismatici e ironici oltre che problematici.
La bellezza di Olivia Wilde non si discute cosi come il suo sguardo davvero ammaliante, ma dare un ruolo cosi importante ad un’attrice in piena crescita come lei mi è sembrato un pò un’azzardo, sicuramente da rivedere.
Bella la presenza di un’icona come Harrison Ford, ma se posso permettermi ruoli cosi action di certo non si addicono più al grande Indiana Jones, si districa alla grande tra i più giovani Craig e Rockwell, ma l’età incombe vertiginosamente.

Uno degli attori che più amo, ma che più spesso vedo sprecato in ruoli da seconda linea è sicuramente Sam Rockwell, un grande talento il suo, ma ha dalla sua la sfortuna nel suo momento migliore di aver sbagliato la scelta dei ruoli, ora ne paga pesantemente le conseguenza.
Il pezzo forte del film è senza dubbio l’apporto degli effetti speciali di grande qualità, non si parla certo della prima parte del film, morta sia dal punto di vista dell’ intrattenimento artistico che da quello visivo, scene come quelle dell’attacco alla base aliena sono davvero di grande fattura.
In definitiva posso affermare che Cowboys and Aliens è un film con grandissime potenzialità però non sfruttate a pieno; la sceneggiatura se solo avesse avuto un pò più di linearità, vista la carrellata di revisioni, avrebbe potuto realmente dare al film quel tocco in più che però è mancato miseramente.
Il cast è di qualità, ma forse piazzato male, parlando in gerco calcistico, il regista è di qualità e lo si vede, il mio consiglio resta comunque quello di vedere questo film, la storia merita e l’esperimento western-alien movies è da vedere, basta infatti con gli alieni che scelgono di attaccare solo e sempre l’America nel ventunesimo secolo.

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